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Depenalizzati reati contro gli animali, monta la protesta

Gli animalisti del PAE insorgono contro il decreto del governo Renzi. Le dichiarazioni di Fuccelli, presidente del PAE

Tra i 112 reati depenalizzati dal Governo Renzi, molti hanno a che vedere col mondo animale, tra questi rientrano infatti: uccisione di animali (544 bis); maltrattamento di animali (544 ter); organizzazione o promozione di spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali (544 quater); divieto di combattimenti tra animali (Art. 544-quinquies); divieto di utilizzo a fini commerciali di pelli e pellicce di cani e gatti (l. 189/2004); traffico di animali da compagnia (l.201/2010); abbandono di animali (727).

Tanto è bastato al presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, per presentare un'istanza formale al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. Oggetto dell'istanza sarebbe la richiesta, da parte degli animalisti, di rivedere le disposizioni inerenti alla non punibilità dei reati contro gli animali.

"Abbiamo chiesto al Premier di escludere dal decreto i reati contro gli animali facendo leva non tanto sulla motivazione etica o compassionevole, visto che il Governo ne ignora il significato, piuttosto sulla manifesta preoccupazione nonché indignazione di cittadini e cittadine sensibili all'argomento, oltre l'80% degli italiani secondo la fonte Eurispes, 25° Rapporto Italia. Un grande bacino elettorale che potrebbe sbriciolarsi – dichiara il presidente del PAE – Tuttavia rimango non poco sorpreso nell'apprendere che parlamentari noti per essere difensori degli animali, all'interno dei partiti dichiaratamente ostili ai medesimi quali Partito Democratico e Forza Italia, abbianno votato a favore della delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, come la senatrice Silvana Amati (PD) e la senatrice Monica Cirinnà (PD), mentre l'onorevole Michela Brambilla (FI) non ha votato in quanto assente. Sia PD che FI sono favorevoli al DDL proposto dal deputato Enrico Costa (FI-PdL) con relatrice Donatella Ferranti (PD)".

"Quando il decreto sarà esecutivo – conclude Fuccelli – chiunque commetterà reati contro gli animali resterà penalmente impunito, questi sono i fatti. Chi si doveva battere per impedire che ciò accadesse ha tradito oppure si è sottratto alla lotta, pertanto le indignazioni palesate dalle parlamentari animaliste soltanto ora, dopo il voto e non prima del voto, risultano essere solo propaganda e proselitismo, fatti e non parole".

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