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“Da Roma alla Terza Roma”: il Natale di Roma in Campidoglio

In occasione del 2768° Natale, Roma Capitale ha ospitato il tradizionale seminario internazionale di studi storici

In occasione del Natale di Roma, oggi e domani, per il trentacinquesimo anno consecutivo, la sala della Protomoteca in Campidoglio ha ospitato il Seminario Internazionale di Studi Storici "Da Roma alla Terza Roma", organizzato dall'Unità di ricerca 'Giorgio la Pira' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall'Istituto di Storia Russa dell'Accademia delle Scienze di Mosca, con la collaborazione dell'Università La Sapienza di Roma e il patrocinio di Roma Capitale.

Dal 1983, infatti, il Consiglio Comunale di Roma ha deliberato l'istituzionalizzazione di questo appuntamento, che può considerarsi ormai tradizionale, al quale collabora ufficialmente dal 1986 anche l'Accademia delle Scienze dell'allora URSS, oggi Federazione Russa.
Diversi seminari si sono tenuti, per questo, anche nella città di Mosca, con la quale il Comune di Roma ha stabilito un "Accordo sull'amicizia e la cooperazione" nel 1996. 

Il tema che farà da filo conduttore degli interventi degli studiosi durante la due giorni di quest'anno è di straordinaria attualità. Il titolo del seminario è infatti "Terre e popoli", in un momento storico in cui i fatti di cronaca che giungono alle nostre orecchie oggi giorno ci mettono dinanzi, talvolta in modo più che brutale, ad un fenomeno, quello dello spostamento e delle migrazioni dei popoli che sta assumendo proporzioni eccezionali rispetto alla storia più recente.

Un tema che viene analizzato sotto diverse lenti: storica, filosofica, teologica e giuridica, al fine di indagare i principali momenti storici in cui "è stato superato, attraverso l'idea di Roma, il particolarismo etnico e statale dei popoli europei". Il "problema demografico e migratorio", centrale in questi anni, può essere infatti affrontato, come ha affermato il Prof. Catalano, sulla base del "principio inclusivo della cittadinanza romana".

Ha aperto il seminario con i saluti di Roma Capitale, Antonella Magagnini, responsabile del Servizio Gestione dei servizi museali e degli eventi dei Musei Capitolini, la quale ha sottolineato che il seminario rappresenta "un impegno culturale imprescindibile nel giorno della nascita di Roma" e che "Roma è orgogliosa di ospitare ogni anno questo importante momento culturale". Ai saluti delle istituzioni capitoline sono seguiti quelli del Prorettore dell'Università La Sapienza, il Prof. Antonello Biagini e del Prof. Riccardo Pozzo, del CNR. "Dovremmo cercare di essere in futuro più incisivi nel contributo e nelle risorse che l'Università dovrebbe destinare ad eventi come questi", ha affermato Biagini, ricordando inoltre come il tema delle radici culturali comuni con la Russia sia oggi più che mai importante, poiché questo Paese ha aperto una "nuova pagina della sua storia, nella quale il riferimento ideale può essere solo la Russia imperiale, prima del 1917, pur con il riconoscimento di un continuum storico rispetto alle altre  esperienze".

Gli interventi del Prof. Pierangelo Catalano, del Prof. Paolo Siniscalco e l'introduzione del direttore dell'Istituto di Storia Russa all'Accademia delle Scienze, Jurij Petrov, hanno dato ufficialmente il via alla due giorni. Petrov, nel suo intervento ha illustrato i caratteri fondanti dell'esperienza "imperiale" della Russia, spiegando come oggi "la tesi anglosassone sul ruolo della Russia come potenza imperiale occupante e colonizzatrice, giustifica la politica degli Stati Uniti contro la Russia nello scontro attuale tra Russia e Occidente, ma su questo non vi è alcuna base storica" ed anzi "molti sono stati, al contrario, i benefici per le zone periferiche dell'impero".

Sono seguiti, infine, gli interventi degli accademici, moderati dal Prof. Antonio Golini, dell'Accademia dei Lincei. Domani, 22 Aprile, si aprirà la seconda giornata, quella conclusiva del seminario, alla quale interverranno studiosi ed esperti provenienti da Italia, Russia, Grecia e Turchia.  

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