Cybersecurity e NIS2: come istituzioni e imprese stanno affrontando il nuovo scenario digitale
Conferenza alla Casa dell’Aviatore su NIS2 e sicurezza digitale: istituzioni, imprese e accademia delineano priorità, rischi emergenti e percorsi operativi
Leonardo Giacometti
La conferenza del 25 novembre alla Casa dell’Aviatore ha riunito rappresentanti istituzionali, giuristi, esperti informatici e realtà imprenditoriali per delineare lo stato dell’arte della cybersecurity in Italia e capire come la direttiva NIS2 stia trasformando prassi operative e responsabilità di pubbliche amministrazioni e aziende. Un appuntamento denso di contenuti, che ha offerto una fotografia aggiornata sulle minacce in crescita, sulla necessità di rafforzare l’organizzazione interna e sulle soluzioni già disponibili per migliorare la protezione dei dati.
Resilienza digitale e NIS2: le priorità emerse nella conferenza
L’apertura dei lavori è stata affidata all’Avv. Alfredo Cirillo, che ha illustrato gli obblighi introdotti dalla direttiva europea, mettendo in luce come gli adempimenti previsti incidano sempre più sulla gestione quotidiana degli enti pubblici e delle strutture private. Cirillo ha ricordato che la normativa richiede responsabilità chiare, processi documentati, monitoraggio costante e un salto culturale che non può più essere rimandato. Il quadro normativo europeo, ha sottolineato, non è solo una serie di regole tecniche, ma implica un rafforzamento dell’organizzazione interna e una maggiore accountability dei vertici.
Cybersecurity e territori: il ruolo di Roma Smart City nella strategia NIS2
Il Presidente di Roma Smart City, Leandro Aglieri, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un coordinamento solido fra enti locali e strutture nazionali. La trasformazione digitale delle città richiede consapevolezza, formazione continua del personale e strumenti in grado di garantire processi sicuri anche per servizi essenziali. Aglieri ha spiegato come Roma Smart City stia agendo da ponte operativo per aiutare le amministrazioni ad adottare soluzioni cyber affidabili e aggiornate, ponendo l’accento sulla crescita delle competenze interne.
Minacce in aumento e intelligenza artificiale: l’allarme degli esperti
Il contributo del Prof. Alessandro Musumeci ha portato al centro dell’attenzione l’evoluzione del cybercrime, oggi alimentato da strumenti di intelligenza artificiale utilizzati anche per attacchi sempre più sofisticati. Musumeci, considerato fra i principali specialisti italiani, ha evidenziato il paradosso di un settore dove il 95% delle violazioni continua a dipendere da errore umano. Un dato che conferma quanto formazione e responsabilizzazione del personale restino fattori determinanti. Secondo il professore, il coordinamento stabile fra ricerca, imprese e governi è ormai un elemento imprescindibile per mantenere un livello adeguato di protezione.
Formazione e tecnologie integrate: la visione di Eurodigit
Un focus specifico sulla crescita delle competenze è arrivato da Leonardo Giacometti, CEO di Eurodigit. L’azienda, Gold Partner Acronis in Italia, porta avanti un modello che unisce percorsi formativi e adozione di strumenti tecnologici avanzati. Giacometti ha ricordato quanto la cultura aziendale faccia la differenza nella gestione del rischio informatico: piattaforme e soluzioni sofisticate non bastano se il personale non è preparato a utilizzarle correttamente. Per questo la formazione continua rappresenta un pilastro dell’approccio adottato da Eurodigit.
Gap Assessment e soluzioni Acronis: come cambiano i processi di difesa
Il Dott. Denis Cassinerio, General Manager CEE di Acronis, ha illustrato la struttura modulare della piattaforma e le sue applicazioni per enti pubblici e imprese di varie dimensioni. Durante il suo intervento ha mostrato come un’analisi preliminare — il cosiddetto Gap Assessment — permetta di definire con precisione punti critici, misure mancanti e interventi tecnologici necessari. Cassinerio ha spiegato che flessibilità, integrazione e prevenzione proattiva rendono la piattaforma particolarmente adatta a sostenere l’adeguamento agli standard richiesti da NIS2, offrendo strumenti capaci di adattarsi a infrastrutture complesse così come a realtà più piccole.
Pubbliche amministrazioni e nuovi bisogni: l’appello di Anci Lazio
L’intervento del Segretario Generale di Anci Lazio, Luca Masi, ha portato l’attenzione sul ruolo dei Comuni, spesso esposti a rischi elevati a causa di risorse limitate e infrastrutture datate. I Comuni, ha ricordato Masi, sono il primo punto di contatto con i cittadini e un attacco informatico può bloccare servizi essenziali con conseguenze operative rilevanti. Per questo ha sottolineato l’urgenza di un piano organico per rafforzare competenze interne e infrastrutture, sostenendo l’introduzione dell’Innovation Manager come figura chiave nella Pubblica Amministrazione. Secondo Masi, una strategia credibile deve unire investimenti, supporto tecnico continuativo e un percorso formativo stabile.
Un passo avanti verso un ecosistema digitale più sicuro
La conferenza alla Casa dell’Aviatore ha rappresentato un momento di confronto concreto su rischi reali, strumenti disponibili e responsabilità condivise. I vari interventi hanno confermato che la direttiva NIS2 può diventare un’occasione di crescita per tutto il sistema, purché accompagnata da investimenti adeguati, competenze aggiornate e una collaborazione costante fra istituzioni, imprese e settore accademico. Un percorso che richiede impegno costante, ma che offre benefici concreti per la sicurezza del Paese e per il funzionamento di servizi pubblici e privati sempre più digitalizzati.
