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Covid, dopo i medici anche i poliziotti rifiutano i vaccini AstraZeneca

“Il vaccino ha una protezione bassa, vogliamo quelli di Pfizer o Moderna”

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Elvio Vulcano, sindacato Polizia di Stato

Come è riportato da diversi mezzi d’informazione, i medici di Roma rifiutano i vaccini prodotti da AstraZeneca. Lo denunciano anche nella loro pagina di Facebook alcuni medici liberi professionisti, iscritti all’Ordine di Roma. Questa protesta è condivisa anche da diverse sigle sindacali che rappresentano il personale della polizia di Stato. Dunque oltre i medici anche i poliziotti rifiutano i vaccini prodotti da AstraZeneca?

Ne parliamo con Elvio Vulcano, portavoce nazionale del sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato):

D.: Vulcano, molti poliziotti stanno dicendo di no al vaccino contro il virus responsabile del Covid-19. Vuole spiegarci il perché?

R.: E’ presto detto. Premetto che, noi poliziotti, riteniamo che sia un dovere civico vaccinarci tutti, se vogliamo contrastare la pandemia in atto, quindi non siamo contrari a farci vaccinare. Qualche tempo fa l’Amministrazione ci ha fatto compilare una richiesta formale di adesione alla vaccinazione, e gran parte dei poliziotti, per quello che ho detto prima, ha risposto subito affermativamente. Il problema è sorto solo in questi giorni perché abbiamo appreso che il tipo di vaccino vorrebbero somministrarci è quello prodotto da AstraZeneca.

D.: Quindi?

R.: Una recente riunione della Commissione tecnico-scientifica (CTS) dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha confermato la valutazione dell’EMA (l’Agenzia Europea) sull’efficacia dell’AstraZeneca solo nel 59,5% dei casi. Oltretutto, i dati degli studi sul vaccino AstraZeneca, mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia nei soggetti sopra i 55 anni. Questo significa che, tenendo presente che ormai l’età media dei poliziotti è molto alta, in tanti non potranno nemmeno sottoporsi alla vaccinazione, pur volendo effettuarla. 

D.: Perché ritiene che sia stata fatta questa scelta per la vostra categoria?

R.: Non posso pronunciarmi in merito! Però sicuramente tutti ricorderanno la polemica sulle mascherine che somigliavano a stracci da spolvero, tanto che molte Regioni le hanno rifiutate. Immagini a chi sono state rifilate? alla Polizia di Stato! Adesso ci troviamo di fronte a una scelta di vaccini anti Covid, di cui il prezzo varia tantissimo ed indovinate a chi hanno assegnato il meno costoso?

D.: Che differenza di costo hanno i vaccini?

R.: Il costo varia moltissimo e, come viene riportato da alcune fonti, va da 1,78 euro, quello di AstraZeneca, a 14,68 per quello prodotto dalla statunitense Moderna. Tuttavia, non vorrei che si equivocasse: il nostro dubbio è fondato sulla efficacia del vaccino e non sul suo costo, perché noi poliziotti abbiamo il dubbio che quello di AstraZeneca – dai dati scientifici che siamo riusciti ad interpretare, pur non essendo noi dei tecnici della materia – potrebbe non avere la stessa efficacia degli altri.

D.: Se così fosse, voi, come categoria, potreste non essere adeguatamente protetti.

R.: Infatti, è lo stesso discorso delle mascherine che erano più simili a stracci per spolverare che utili per proteggerci dal contagio. Nel caso del vaccino, devo ricordarlo innanzitutto a me stesso, noi poliziotti siamo una categoria particolarmente a rischio perché ogni giorno entriamo in contatto con decine e decine di persone, le più svariate e, per di più, operando per strada, non abbiamo altri mezzi di protezione se non, appunto, le mascherine. Quindi, se non veniamo sottoposti ad una vaccinazione efficace, tenendo anche presenti le diverse varianti del virus che si stanno scoprendo in Italia, la nostra esposizione diventa particolarmente pericolosa.

D.: Quindi, se si ammala un poliziotto…

R.: Certo, se un poliziotto dovesse ammalarsi, può contagiare decine di colleghi, ponendo a rischio di chiusura interi reparti, come peraltro è già accaduto, mettendo in pericolo anche lo svolgimento dei servizi di istituto e, quindi, anche quelli essenziali che riguardano l’ordine e la sicurezza pubblica.

D.: A questo punto, la conclusione la lasci fare a me, rivolta a chi di dovere: “a buon intenditor, poche parole!”.      

Da un comunicato stampa del Sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato).

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