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Covid, chiesto parere al Cts per la riduzione della quarantena

La decisione sull’eventuale riduzione della quarantena, su cui rifletterà il Cts, potrebbe arrivare i primi di gennaio

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Tampone

L’ipotesi circolata nelle ultime ore riguardante una diminuzione della quarantena può diventare realtà. Il Comitato tecnico scientifico, infatti, si esprimerà sulla richiesta di ridurre la quarantena per i contatti stretti, che hanno già la terza dose, di coloro che sono risultati positivi.

Decisione i primi di gennaio

Una decisione del Cts potrebbe arrivare nei primi giorni di gennaio, prima della fine delle vacanze natalizie. I sette giorni di quarantena potrebbero così diventare tre o cinque. Ad accendere la lampadina sarebbe stato il numero elevato di persone in quarantena, così come affermato dal generale Francesco Paolo Figliuolo. “Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità. Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati, si sta studiando cosa mettere in campo” ha spiegato Figliuolo.

Nino Cartabellotta: “Bisognerebbe rivedere le regole”

Anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha parlato della quarantena e di come dovrebbe essere ridotta. Queste le sue parole a Radio Cusano Campus: “Omicron è una variante molta contagiosa. Ogni positivo può aver avuto, di media, dai 5 ai 10 contatti. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile. Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta“.

Sileri: “Necessaria una revisione delle regole, ma non ora”

Di questo discorso ha poi anche parlato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Sky Tg24. Queste le sue parole: “E’ necessaria una revisione delle regole della quarantena ma non è questo il momento. Credo che sia auspicabile ma probabilmente tra 10 o 15 giorni da oggi. E’ verosimile che Omicron sia oltre il 50-60% del virus che circola nel Paese“. Ha poi aggiunto: “Dal 10 gennaio si torna in presenza a scuola. E’ verosimile che nei prossimi giorni si arrivi in generale a 100 mila contagi al giorno ma se non tutti vanno in ospedale, per la scuola non vedo un grande problema. Non appena avremo dati più conclusivi su Omicron, anche le regole sulla quarantena dei bambini, degli alunni, degli studenti si potranno rivedere. Potrebbe essere anche tra 7-10 giorni, con l’anno nuovo, probabilmente prima della riapertura della scuola. Ma – ha spiegato Sileri – bisognerà vedere quanto questa variante del virus sia più o meno aggressiva. La riduzione della quarantena si deve basare su dati scientifici precisi, aspettiamo il Cts. Dobbiamo valutare molto bene i dati“.

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