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Confcommercio: a Natale consumi in crescita, ma pesano bollette e inflazione

In vista del Natale gli italiani spenderanno 158 euro a testa per i regali. Ma inflazione e rincari di bollette rischiano di ridurre le spese

Shopping natalizio

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L’Ufficio Studi Confcommercio ha pubblicato un’analisi su tredicesime e consumi di dicembre. E i dati confermano che l’ultimo mese dell’anno è il più importante per le spese. Ma quest’anno, il clima di fiducia delle famiglie in calo, la forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette rischiano di ridurre la quota di tredicesima tradizionalmente destinata alla spesa per i regali di Natale. Dall’analisi emerge infatti che per i regali di Natale si spenderanno in termini pro capite 158 euro rispetto ai 164 euro dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009. Nel complesso 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno. 

Inflazione e rincari delle bollette

L’inflazione e i rincari delle bollette rischiano di ridurre ulteriormente la quota di tredicesima destinata a queste spese. Infatti in totale “per il mese di dicembre si stima un valore di circa 110 miliardi di euro di spese per consumi (inclusi affitti, utenze, servizi), valore inferiore di circa 10 miliardi a quanto speso nel 2019″, spiega Confcommercio. “Nel mese la spesa media per famiglia si attesta a 1.645 euro, lo 0,5% in più rispetto all’anno scorso. Ma ancora molto al di sotto rispetto al 2019 (-7,5%)”, aggiunge Confcommercio, sottolineando che crescono le tredicesime complessive destinate ai consumi. 32,6 miliardi nel 2021 contro i 29,7 miliardi nel 2020. 

Le dichiarazioni del Presidente di Confcommercio

“La crescita dei consumi a Natale rischia di essere fenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese”. Così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. 

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