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Conduce il Tg2 con il rosario, Freccero: “Segno del cambio di guardia del potere in Rai”

Fulvio Abbate: “Se prima o poi avremo una giornalista pastafariana dovremmo concederle di condurre il tg con uno scolapasta in testa”

Marina Nalesso, Tg2, con crocefisso e rosario

Marina Nalesso, Tg2, con crocefisso e rosario

Polemiche sui social per un episodio avvenuto al Tg2. La giornalista Marina Nalesso è apparsa in conduzione indossando un rosario sul collo. Una scelta che ha diviso l’opinione pubblica. C’è chi sostiene la libertà di poter esprimere la propria fede, chi invece ritiene non sia quello il luogo adatto per queste manifestazioni, sostenendo una idea laica della Rai.

Non è la prima volta che la conduttrice sceglie di presentarsi mostrando le proprie inclinazioni religiose. Era già successo nel 2016 e poi nel 2019.

Una scelta voluta

Una scelta ben precisa, raccontata dalla giornalista qualche anno fa, quando spiegava che lo ritiene un simbolo del più grande amore che esista al mondo. La vicenda in ogni caso non è sfuggita ai telespettatori. Un gran numero di questi ha accusato il telegiornale e i diretti interessati di “Sovranismo Dio Patria Famiglia” imposto, con un certo esibizionismo che inquieta.

Carlo Freccero

“Ricordo che al Tg2 manca il Direttore” ci dice Carlo Freccero, massmediologo, critico televisivo e ex Direttore di Rai2 “, quindi ognuno manifesta la propria identità senza un ordine di servizio. Indossare il crocifisso, come il rosario in conduzione, è segno del cambio di guardia del potere in Rai“.

Abbiamo intercettato anche Fulvio Abbate, scrittore radical chic, per un commento al riguardo.

Fulvio Abbate

“Io credo che la giornalista sia molto religiosa. Indossa questo rosario in modo identitario” ha detto Abbate. “E’ un modo di marcare la propria fede in Cristo. E’ assolutamente legittimata a farlo. Il problema è che nelle aule scolastiche, nei commissariati, abbiamo ancora presente il crocifisso. A mio parere non dovrebbe esserci, per rispetto nei confronti di chi ha un’altra fede religiosa“.

In Italia, lo ricordo, ci sono diverse comunità..

“Certamente. C’è un’ampia comunità di ebrei, come al contempo c’è un’ampia comunità di valdesi. Essi, essendo profondamente laici, non imporrebbero mai la presenza del crocifisso, pur essendo profondamente cristiani. Se prima o poi dovessimo avere una conduttrice pastafariana dovremmo concederle, come è stato riconosciuto negli Stati Uniti per le foto che appaiono sui documenti, di condurre con uno scolapasta in testa. Con una scenografia costellata da scolapasta“.

Un pastafariano con i documenti

Cosa dice in risposta a coloro che sostengono che a pochi giorni dall’elezione di un governo di destra, non sia casuale che si verifichino episodi di questo tipo, che rimandano a concetti di Sovranismo Dio Patria e Famiglia?

“La Nalesso innalza questo crocifisso ben prima che questa destra di fatto, con elementi clerico-fascisti, raggiungesse il governo. Probabilmente adesso si sentirà più confortata. Forse nei prossimi giorni ne indosserà due, tre, quattro e pretenderà alle sue spalle un chroma con la collina delle croci, un posto spettrale che si trova nella città lituana di Šiauliai, lungo la strada E77, che collega Kaliningrad a Riga in Lettonia. Col tempo forse succederà questo“.

Perciò tutto dipende esclusivamente dal modo di intendere e interpretare la religione?

Jorge Luis Borges dice che le religioni vanno ritenute una significativa pagina della letteratura fantastica. Al pari perciò de “La storia Infinita” o “Avatar“. Noi non abbiamo contezza di Dio, ma non possiamo imporre l’abolizione della religione. Anche di fronte alle forze primarie della natura o a malattie gravi, l’istinto umano è quello di immaginare un ente superiore che possa intercedere e cancellare la malattia che ti sta divorando. Non si tratta perciò di abolire la religione, ma una conduttrice pastafariana deve poter condurre con uno scolapasta in testa“.