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Concerto nella metropolitana dell’Orchestra dell’Opera di Roma

Erano i poeti, gli scrittori, i musicisti, i pittori, i compositori, gli attori che per quattro anni hanno vissuto nel “ghetto modello” di Terezín, concepito dal Reich per negare l’esistenza dei lager

Il prossimo 17 ottobre si terrà un evento unico a Roma: l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma si esibirà in un concerto sinfonico dal titolo "Non abbiamo pianto" in un luogo del tutto nuovo e inusuale, la metropolitana, linea C, della Capitale. Il concerto – ideato e promosso dall'Associazione She Lives in collaborazione con Opera di Roma e Atac, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale e della Comunità ebraica di Roma e con il sostegno di Errebian Spa e della Reale Ambasciata di Norvegia – vuole ricordare uno dei pogrom più tragici e dimenticati della storia europea, la morte avvenuta il 17 ottobre 1944, esattamente settantuno anni fa, di 1.390 artisti ebrei cechi, austriaci e moldavi, giustiziati nella camere a gas di Auschwitz-Birkenau.

Erano i poeti, gli scrittori, i musicisti, i pittori, i compositori, gli attori che per quattro anni hanno vissuto nel “ghetto modello" di Terezín, concepito dal Reich per negare l'esistenza dei lager, tra di loro c'erano gli  ingegni più vivi e brillanti del tempo Hans Krása, Viktor Ullmann, Pavel Haas, Gideon Klein e James Simon, compositori, Raphael Scachter, direttore d'orchestra, Bernard Kaff e Carlo Taube, pianisti, Peter Kien, scrittore, Viktor Kohn e Egon Ledec, violinisti. L'evento che come sottolinea la Direttrice della Associazione She lives, Fabiana Piersanti, alla conferenza stampa di oggi non vuole essere celebrativo, ha lo scopo di dare voce all'opera di questi artisti,  facendola dialogare con i musicisti del nostro tempo, sottraendola alla ghettizzazione e ai contesti commemorativi nei quali viene quasi sempre relegata.

Gli artisti di Terezín usciranno dal loro silenzio e incontreranno il nostro tempo, nel concerto del 17 ottobre potremo ascoltare le musiche di Pavel Haas che si alterneranno a quelle proposte da Lasse Thoresen, il maggiore compositore scandinavo vivente che curerà personalmente il concerto. Alla musica si affiancherà la poesia di "Il viandante straniero" di Viktor Ullmann, artista di Terezín, che si modulerà con i versi di "La rosa eterna" del poeta contemporaneo Nicola Muschitiello, attraverso le voci di due artisti del nostro tempo il regista Giorgio Barberio Corsetti e lo stesso Nicola Muschitiello. Non sarà soltanto la Capitale a ricordare la strage degli artisti del 17 ottobre. I suoni e i versi di "Non abbiamo pianto" raggiungeranno infatti ben quattro città diverse: lo stesso 17 ottobre all'Auditorium Carducci di Como il pianista Christophe Sirodeau eseguirà le musiche concentrazionarie di Ullmann,Schuloff e Winterberg, mentre il 16 e il 19 I Solisti Aquilani diretti da Gabriele Bonolis toccheranno, insieme a Nicola Muschitiello, il Teatro Sperimentale di Ancona e l'Auditorium del Parco a L'Aquila.

L'appuntamento per la prima tappa del concerto di Roma è alla stazione di Teano della Metro Linea C. Alle 19.09 esatte, un minuto dopo la fine di Shabbat, l'immenso atrio di vetro e cemento della stazione accoglierà la prima esecuzione italiana di YR (Brina), un pezzo ad alta densità virtuosistica che Thoresen ha immaginato in forma di dialogo tra un violino e un danzatore, felice esempio di integrazione, di cui il compositore norvegese è stato un precursore, fra gli intervalli non temperati della musica folclorica e quelli della musica colta. A interpretarlo saranno il violinista Stefano Minore e la danzatrice e coreografa Francesca La Cava. Il brano sarà incorniciato dalla voce di Nicola Muschitiello che leggerà Salmo '80 una sua poesia dedicata ad Angela Fresu, la più giovane vittima della strage di Bologna.

Seconda tappa, alle 19.45, alla stazione Malatesta. Ai piedi della grande vetrata che guarda verso una massiccia scalinata di cemento prenderanno posto i sedici archi dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, diretti per l'occasione da Gabriele Bonolis. Verranno eseguiti lo Studio per orchestra archi di Pavel Haas, composto a Terezín ed eseguito nel 1944 dall'orchestra del ghetto, un incandescente pezzo di Lasse Thoresen, Sprang, concerto per due violini e orchestra d’archi, e infine la trascrizione, curata dallo stesso Bonolis, del secondo movimento del Quartetto per archi n. 2 di Haas, composto nel 1924 sotto la diretta influenza di Leoš Janáček. Alla voce di Nicola Muschitiello che leggerà le sue poesie tratte da La rosa eterna si unirà in questa stazione quella di Giorgio Barberio Corsetti al quale è affidato il diario poetico di Ullmann. Questa parte del concerto sarà ripreso in diretta da Rai Radio Tre.

Terza e ultima tappa, intorno, alle 21, alla stazione Pigneto. Qui gli spettatori, che si muoveranno tra una stazione e l'altra utilizzando le normali corse della metropolitana, ritroveranno il violino di Stefano Minore e le voci di Nicola Muschitiello e di Giorgio Barberio Corsetti. Per le letture di congedo si tornerà ai versi di Nicola Muschitiello, e a quelli tesi e meditativi che Viktor Ulmann ha concepito, senza mai cedere allo sconforto e al lamento, nella prigione a cielo aperto di Terezín.

Nelle tre stazioni e lungo il percorso gli spettatori potranno visitare una mostra itinerante dei disegni di Peter Kien e Bredrich Fritta che ritraggono la vita quotidiana di Terezín. Li esporranno, come teche viventi, venti figuranti che guideranno gli spettatori negli spostamenti tra le stazioni Pigneto, Teano e Malatesta. La regia della parte "teatrale" del concerto è affidata a Francesco Viscuso, artista e fotografo siciliano residente a Roma capace di trasformare in "visioni" gli oggetti della vita quotidiana.

Gli spettatori che non vorranno raggiungere con i propri mezzi la stazione di Teano si ritroveranno alle 18.30 alla stazione di Pigneto e saranno accompagnati dal gruppo dei figuranti verso la tappa iniziale. Per accedere ai luoghi del concerto gli spettatori dovranno munirsi del biglietto di accesso alla metropolitana, al costo di un euro e cinquanta. I BIT saranno forniti, oltre che dai distributori automatici, anche dal personale dell'Atac presso le stazioni Pigneto e Teano. Ad ogni spettatore verrà consegnato un segno di riconoscimento in modo che gli addetti Atac possano aiutare coloro i quali dovessero avere incertezze sullo svolgimento dell'itinerario.

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