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Roma Colle Oppio, la raccolta firme proposta dal MoVimento 5 Stelle

Agorà a Colle Oppio insieme ai consiglieri municipali e comunali

“A Ignazio MARINO, Sindaco di Roma Capitale; a Mirko CORATTI, Presidente dell’Assemblea Capitolina; a Sabrina ALFONSI, Presidente del Municipio Roma Centro Storico” – questo l’incipit della raccolta firme organizzata dal MoVimento 5 Stelle in merito alla situazione del Parco di Colle Oppio.

Due iniziative in due giorni, per richiedere la riqualificazione del Parco situato nel cuore del I Municipio Roma Centro, a due passi dal Colosseo.

“Il Parco del Colle Oppio – si legge nel testo della raccolta firme – versa da molti anni in uno stato di degrado che ne rende difficile la fruibilità da parte dei cittadini e dei turisti e ne compromette la sicurezza, ponendo anche a rischio la conservazione di un patrimonio archeologico e culturale unico al mondo. I tentativi di recupero del Parco del Colle Oppio si sono rivelati così inefficaci da rendere evidente l’esigenza d’interventi di ben maggiore incisività”.

“Per bloccare il degrado del Parco del Colle Oppio, proteggerne e valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale e aumentarne la sicurezza – si legge ancora – i sottoscritti cittadini italiani con la presente petizione chiedono con urgenza: la rimozione dell’asfalto da viale del Monte Oppio e la sua sostituzione con un manto erboso; il ripristino dei vialetti originali interni al Parco del Colle Oppio; l’adattamento di parte degli stessi vialetti a pista ciclabile e a percorsi attrezzati”.

La petizione è stata oggetto del dibattito di ieri, in occasione dell’agorà che il MoVimento 5 Stelle tiene settimanalmente in varie parti di Roma. All’agorà hanno preso parte, oltre ai consiglieri del I Municipio Giusi Campanini e Tiziano (Tito) Azzara, anche i consiglieri di Roma Capitale, Daniele Frongia, Enrico Stefàno e Virginia Raggi, e il consigliere alla Regione Lazio, Gianluca Perilli.

“Questa petizione è nata su richiesta dei cittadini – ha spiegato Giusi Campanini a Romait – Noi l’abbiamo appoggiata in quanto riprende gli obiettivi enunciati a livello nazionale da Beppe Grillo”. Nell’area della Polveriera, inoltre, era stato richiesto un distaccamento della Polizia a cavallo. Dell’area, “se ne è appropriata una comunità di ecuadoregni. Ogni domenica organizzano tornei di calcio, cucinano, portano i barbecue: tutto proprio sotto il Colosseo. I residenti vorrebbero che l’area fosse gestita in modo più ‘democratico’ ”. Per risolvere questo, “dato che questa comunità è protetta a livello politico, noi avevamo chiesto il presidio della Polizia a cavallo, che ha una serie di funzioni trasversali: la prima è quella di restituire decoro all’area, visto che siamo sopra la Domus Aurea, sopra le Terme di Traiano e di fronte al Colosseo”.

A questo, si aggiunge il problema della casa del custode del Parco, figura ormai sparita. Nella casa, al momento, “ci sono i suoi eredi, ma sine titulo”. Il problema, ci spiega la Campanini, è in realtà molto diffuso a Roma, anche e soprattutto per quanto riguarda le case dei custodi delle scuole, anche queste figure ormai non più esistenti.

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