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Cerciello Rega, ergastolo agli imputati. La moglie: “Mario precedente di una nuova Giustizia”

La corte d’Assise ha condannato all’ergastolo i due americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere

Ergastolo per omicidio Cerciello Rega

Rosa Maria Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega

Ieri in serata la Corte d’Assise ha condannato all’ergastolo i due americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Un milione di euro circa di provvisionale immediatamente esecutiva oltre a due mesi di isolamento diurno.

E’ il contenuto della sentenza della prima Corte d’Assise di Roma nei confronti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, condannati alla pena dell’ergastolo per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega e il ferimento del collega Andrea Varriale.

Le parole della vedova di Mario Cerciello Rega

“E’ stato un lungo e doloroso processo che non mi riporterà Mario, non lo riporterà in vita e non ci ridarà la nostra vita insieme”.

Lo ha detto la vedova del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, Rosa Maria Esilio, all’uscita dall’aula bunker di Rebibbia dove è stata letta la sentenza di primo grado della corte d’assise di Roma che ha stabilito la pena dell’ergastolo per i due statunitensi Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth per l’omidicio del militare.

“Oggi è stata messa la prima pietra di una giustizia nuova e Mario rappresenterà un precedente di cui chi avrà bisogno potrà appellarsi.

La sua integrità è stata difesa e dimostrata, nonostante da vittima ha dovuto soffrire di tante insinuazioni”, ha aggiunto.

“Gli ergastoli non sono trofei”

Gli ergastoli non sono trofei che Rosa Maria potrà esporre nel salotto. Nulla le restituirà il marito. Lei portera sempre con sé le 11 coltellate. La sentenza è frutto di un lavoro straordinario del pubblico ministero e dell’arma dei carabinieri. La vedova non ha sentimento di vendetta o di rivalsa”.

Lo ha detto l’avvocato Massimo Ferrandino, legale di Rosa Maria Esilio, all’uscita dall’aula bunker di Rebibbia dove è stata letta la sentenza di primo grado della corte d’assise di Roma che ha stabilito la pena dell’ergastolo per i due statunitensi Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth per l’omicidio del militare.

“La sentenza vi lascia attoniti. Gabriel era senza parole. Riusciremo a dimostrare la sua estraneità ai fatti“. Lo ha detto l’avvocato di Gabriel Natale Hjorth dopo la sentenza che ha condannato all’ergastolo il suo assistito insieme al coimputato Finnegan Lee Elder. 

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