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Autovelox fissi su Tangenziale Est e via Isacco Newton: dal 15 dicembre scattano le multe

Dal 15 dicembre 2025 i nuovi autovelox fissi su Tangenziale Est e viale Isacco Newton a Roma inizieranno a elevare multe

Paletta della Polizia Municipale di Roma

Da lunedì 15 dicembre i quattro autovelox fissi installati sull’asse della Tangenziale Est, via del Foro Italico, e su viale Isacco Newton entreranno in funzione a pieno regime, con rilevazione puntuale della velocità e sanzioni per chi supererà i limiti imposti.

L’annuncio arriva dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, dopo il completamento del periodo di prove e pre-esercizio che ha consentito di calibrare gli apparati e raccogliere un primo quadro delle abitudini di guida su due degli assi più trafficati della capitale. I dati raccolti parlano di migliaia di potenziali infrazioni ogni giorno e confermano quanto l’eccesso di velocità resti un comportamento diffuso, con ricadute dirette sulla sicurezza stradale.

Autovelox su Tangenziale Est e via Isacco Newton: dove sono e come funzionano

Gli apparati sono quattro in totale. Due si trovano lungo la Tangenziale Est, via del Foro Italico: uno in direzione San Giovanni, circa 350 metri dopo la rampa di immissione da viale della Moschea, l’altro in direzione Stadio Olimpico, nei pressi di via della Foce dell’Aniene. Gli altri due sono posizionati su viale Isacco Newton, arteria di collegamento fra i quartieri della zona sud-ovest, all’altezza di vicolo di Papa Leone, in entrambe le direzioni di marcia.
Si tratta di dispositivi per il controllo automatico della velocità puntuale, collegati alla centrale operativa e abilitati a generare verbali senza contestazione immediata. Il limite fissato sui tratti interessati è di 70 chilometri orari, con la tolleranza prevista dal Codice della strada prima che scatti la sanzione. Già in fase di test la presenza delle colonnine arancioni e della relativa segnaletica ha iniziato a modificare il comportamento di una parte degli automobilisti, ma le percentuali di superamento dei limiti restano significative.

Autovelox su Tangenziale Est e via Isacco Newton: i numeri del pre-esercizio

Il mese di novembre è stato dedicato al pre-esercizio, con rilevazioni “virtuali” non sanzionatorie, utili per misurare con precisione il fenomeno della velocità eccessiva. Secondo i dati diffusi dall’assessorato alla Mobilità e da Roma Servizi per la Mobilità, i quattro varchi hanno registrato in media 6.449 potenziali infrazioni al giorno, con un picco di 2.889 passaggi oltre limite in corrispondenza del dispositivo sulla Tangenziale Est, direzione San Giovanni.

Nel complesso, l’8% dei veicoli transitati ha superato la soglia consentita, con punte dell’11,3% sullo stesso tratto verso San Giovanni, quello già noto per essere uno dei punti più veloci e più critici dell’anello tangenziale. Dietro quelle percentuali ci sono decine di migliaia di passaggi quotidiani: significa che ogni giorno migliaia di automobilisti, pur in presenza di cartelli e apparati ben visibili, continuano a considerare quei tratti come una sorta di “pista” urbana. Un quadro che conferma quanto l’eccesso di velocità sia ancora percepito da molti come una violazione minore, nonostante il legame diretto con la gravità degli incidenti.

Autovelox su Tangenziale Est e via Isacco Newton: obiettivi di sicurezza stradale

Nelle dichiarazioni ufficiali Patanè ha ripetuto un concetto chiaro: la velocità troppo elevata è una delle cause principali degli incidenti più gravi sulle strade romane e in generale sulla rete viaria nazionale. Ridurre la velocità media dei veicoli significa, secondo l’assessore, lavorare in modo concreto su due fronti: diminuire il numero dei sinistri e, quando un incidente comunque avviene, abbassarne la gravità e quindi le conseguenze per le persone coinvolte.

A sostegno di questa linea l’amministrazione porta l’esempio della Galleria Giovanni XXIII, dove il sistema Tutor per il controllo della velocità media ha prodotto, secondo i dati forniti dal Campidoglio, una riduzione degli incidenti pari al 70% dal momento dell’attivazione. Un risultato che viene considerato un modello da replicare su altri corridoi ad alta intensità di traffico e che ha spinto il Comune a pianificare un’estensione graduale dei sistemi di controllo automatico anche su altri assi strategici.

Autovelox su Tangenziale Est e via Isacco Newton: reazioni di automobilisti e associazioni

L’accensione dei nuovi velox divide, come spesso accade quando si parla di controlli elettronici. Molti automobilisti e alcune sigle di rappresentanza sottolineano il timore che l’intervento si traduca in un incremento consistente delle entrate per le casse capitoline, con il rischio di alimentare la percezione di una “caccia alla multa”. In particolare, chi percorre ogni giorno Tangenziale Est o viale Isacco Newton per recarsi al lavoro teme un conto salato in caso di distrazione o di scarsa conoscenza dei nuovi limiti.

Dall’altra parte, le associazioni che si occupano di sicurezza stradale e le realtà che rappresentano familiari delle vittime ricordano che buona parte degli incidenti più seri avviene proprio su arterie a scorrimento veloce, dove pochi chilometri orari in meno possono fare la differenza fra un tamponamento con danni materiali e un sinistro con esiti drammatici.

In questo quadro, l’introduzione di sistemi di controllo stabili, ben segnalati e supportati da campagne di informazione viene letta come un tassello di una strategia più ampia, che include anche interventi infrastrutturali, moderazione del traffico, miglioramento dell’illuminazione e manutenzione della segnaletica.

Autovelox su Tangenziale Est e via Isacco Newton: cosa cambia per chi guida a Roma

Con l’entrata in funzione degli apparati dal 15 dicembre, chi percorre Tangenziale Est e viale Isacco Newton dovrà prestare maggiore attenzione al tachimetro, adeguandosi a un limite fissato per contenere le velocità di punta in tratti dove il traffico spesso alleggerito induce ad affondare il pedale. Oltre alla sanzione economica, le violazioni comportano la decurtazione dei punti dalla patente, elemento che rende ancora più rilevante la necessità di mantenersi entro i limiti non solo per una questione di portafoglio ma anche di continuità nella guida.

Dal punto di vista operativo, le autorità invitano gli utenti della strada a considerare questi dispositivi come parte integrante del sistema di sicurezza della città, al pari della presenza delle pattuglie, dei semafori e dei dispositivi di segnalazione dinamica. Non si tratta di strumenti “a sorpresa”: la loro collocazione è resa evidente dalla segnaletica verticale, dalle verniciature sull’asfalto e dall’aspetto ben riconoscibile delle colonnine. Chi si mette alla guida, quindi, ha modo di modulare la velocità per tempo, evitando comportamenti impulsivi all’ultimo secondo che possono generare frenate brusche e tamponamenti.

In prospettiva, l’attivazione degli autovelox fissi su Tangenziale Est e viale Isacco Newton rappresenta un tassello di una politica di mobilità che punta a ridurre il numero di vittime e feriti sulle strade romane e a rendere più prevedibili i tempi di percorrenza su assi fondamentali per la vita quotidiana dei pendolari. Se, come accaduto in Galleria Giovanni XXIII, la riduzione della velocità media porterà a un calo sensibile degli incidenti, il bilancio dell’operazione verrà misurato non solo in verbali emessi ma soprattutto in vite salvate e in minori disagi per chi ogni giorno si sposta in città.