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Autobus Atac, destinazione ‘Vaff..’: ma sarà vero?

Alcuni autisti sostengano che non si possa modificare il display delle nuove vetture

Sulle nuove vetture del tipo Roma non è possibile scrivere messaggi a proprio piacimento. La conferma di quanto sospettavamo, ce la dà Micaela Quintavalle, leader degli autisti Atac e fondatrice del sindacato Cambia-Menti m410, impegnata, al momento, in una raccolta firme per chiedere l’abolizione dei turni agevolati ai sindacati.

L'episodio a cui ci riferiamo ha fatto il giro del web: parliamo della scritta ‘Vaffanculo’, apparsa – in base a quanto diffuso da AdnKronos – su un autobus di nuovo tipo immortalato al capolinea del 224 in piazza Augusto Imperatore. Sul punto, pare, anche l’Azienda Atac si è mobilitata avviando un’indagine interna, in quanto "l’uso improprio del display è vietato e censurabile, tanto più se contiene espressioni offensive".

Eppure, alcuni autisti sono pronti a sostenere qualcosa che, se confermata, smentirebbe la notizia: "Sui bus nuovi tipo Roma, i Citelis, non si può scrivere niente che non sia impostato. Nemmeno fuori servizio. Questo è quello che mi dicono i colleghi dei depositi che li hanno in dotazione, ne ho sentiti molti" – spiega la Quintavalle, dopo essere stata contattata dalla redazione di Romait. E aggiunge: "Con i bus del mio deposito invece, quelli grigi, i Cursor, si può".

L’autobus di cui trattasi è proprio uno dei nuovi, i Citelis. Che i "simpatici burloni", poi, ci siano in ogni categoria è poco ma sicuro. E questo dato non lo esclude nemmeno la Quintavalle, facendo intendere che nulla è impossibile, "ma a me, i colleghi che lavorano con quelle vetture, hanno assicurato che è impossibile scrivere cose non impostate" – conclude.

La notizia dell’autobus con destinazione ‘Vaffanculo’, comunque, ha almeno 4 anni di età. Sembra più probabile credere che qualche abile autore abbia sostituito la scenografia, aggiornandola ai giorni nostri –  con quale intenzione (denigratoria? solo uno scherzo?) a noi non è dato saperlo – per poi far fare alla sua opera il giro del web.

Di strano, però, c’è che dal lancio di agenzia AdnKronos, si apprende che l’autobus nella mattina del 10 Aprile "è stato immortalato" mentre era fermo e con le porte aperte, al capolinea di piazza Augusto Imperatore dove, peraltro, si stanno svolgendo i lavori di restauro del Mausoleo Augusteo. Ricostruire la vicenda, per noi, è impossibile. Certo è, che sulla questione ci sono due schieramenti: da una parte giornali e agenzie che hanno diffuso la notizia, dall’altra gli autisti secondo i quali non si può modificare il display sulle nuove vetture. Romait, per dovere di cronaca, ha riportato entrambe le posizioni in campo: ai posteri l’ardua sentenza.

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