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Argentina, arrestato per rapina a mano armata l’ex giocatore del Verona Cirigliano

L’ex giocatore dell’Hellas Verona si è introdotto illegalmente in un’abitazione con una pistola calibro 9 non registrata

Ezequiel Cirigliano

Ezequiel Cirigliano

L’ex calciatore dell’Hellas Verona, Ezequiel Cirigliano, la scorsa notte si è introdotto illegalmente in un appartamento di Caseros, sua città di origine, con una pistola calibro 9 non registrata e ha sparato.

La vicenda

La polizia li ha arrestato con l’accusa di rapina a mano armata. Grazie alle telecamere di sorveglianza notiamo come nell’abbigliamento di Cirigliano vi siano rimasti elementi della sua vecchia vita; infatti, da qualche anno il calciatore soffriva di depressione. Al momento dell’arresto indossava una maglietta del PSG con una tuta del Boca Juniors, unici elementi che ricordavano la precedente vita dell’ex calciatore. Le foto segnaletiche scattate dalla Polizia inoltre mostrano un volto tutto graffiato e tumefatto, quasi irriconoscibile.

Risulta difficile pensare che oggi si trovi in carcere dato che il suo talento gli aveva fatto guadagnare già intorno ai 17 anni il soprannome di “nuevo jefesito”, poiché ricordava in campo Javier Mascherano, competendo con giocatori come Neymar  

Il River Plate e l’Italia

Nel 2012 arriva la svolta per la sua carriera. L’allenatore del River Plate, che si trova in seconda divisione argentina, lo fa giocare come centrocampista, e diventa in poco tempo anche capitano. Il suo talento interessa il Verona, dove gioca nella stagione del 2014- 2014. Con compagni di squadra come. Con Mandorlini come allenatroe e Toni, Jorginho e Iturbe come compagni di squadra, giocò 13 partite in totale, di cui come titolare a San Siro contro il Milan e contro la Juve. Alla fine della stagione però il Verona non riuscì ad ottenere rinnovo del prestito e tornò in Argentina.

La fine della carriera

Da quel momento però non fu visto più come prima, infatti cambiò numerose squadre in Messico, Cile e Argentina dove però non riuscì ad ottenere i risultati sperati. Tornato in Italia la scorsa stagione per giocare insieme ai Cynthialbalonga in Serie D, non ebbe però alcuna fortuna e ritornò in Argentina dove smise di giocare. E ora l’accusa di rapina a mano armata, che sembra chiudere il capitolo professionale dell’ex “nuevo jefesito”