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AMA, impianto multimateriale di Rocca Cencia inattivo da 4 anni

Gli impianti lavorano poco e costano molto: interrogazione in Campidoglio

A Rocca Cencia, impianto AMA attivo dal 2006, arrivano ogni giorno più di 700 tonnellate di rifiuti. L’impianto di selezione multimateriale (che divide plastica, vetro e alluminio), compreso nello stesso impianto di Rocca Cencia e costato circa 24 milioni di euro, però sarebbe fermo da oltre 4 anni a causa di un incidente, con la conseguenza che "le tonnellate di multimateriale scaricate vengono ammassate in maniera indistinta per poi essere trasferite altrove" – spiega il gruppo consiliare capitolino del MoVimento 5 Stelle.

"Tutto ciò provoca un conseguente aumento dell'inquinamento ambientale (i rifiuti devono comunque essere trasportati in altro luogo per essere smaltiti) e, paradossalmente, un incremento dei costi per Ama direttamente proporzionale alla percentuale di raccolta differenziata”. Oltretutto secondo il gruppo consiliare capitolino M5S l’impianto di selezione multimateriale, “secondo stime interne garantirebbe all’azienda ricavi per circa 10mila euro al giorno”.

Già Riccardo Magi, consigliere comunale Radicale in Lista Civica Marino, in un’interrogazione all’assessore all’Ambiente Estella Marino, aveva denunciato la scarsa attività degli impianti di proprietà AMA. “Nel Piano Finanziario tariffa rifiuti 2013, presentato dall’Ama ed approvato da Roma Capitale con delibera n.87 il 2 dicembre 2013 – recitava il testo dell’interrogazione – si legge che gli impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà pubblica (Via Salaria e Rocca Cencia) e di proprietà privata (Malagrotta 1 e Malagrotta 2) hanno trattato in totale 420.000 + 420.000 tonnellate in un anno. I 4 impianti di trattamento meccanico biologico ubicati a Roma possono lavorare al massimo 3.000 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziato, si evince attraverso una semplice divisione (840.000 t/3.000 t) che i macchinari in questione abbiamo operato in realtà, solo 280 giorni su 365”.

Pertanto, negli impianti – che hanno lavorato solo 280 giorni su 365, con uno degli impianti che ha al suo interno il multimateriale non funzionante – si accumulano ‘montagne’ di rifiuti e l’azienda “è costretta ad affidare a terzi la selezione del materiale, con un fortissimo aggravio dei costi”, per Ama e per i cittadini – si legge in un’interrogazione a firma del consigliere a 5 Stelle, Enrico Stefàno, e indirizzata al sindaco Marino. 

Come si apprende, infatti, “solo nel primo semestre del 2013 – recita ancora l’interrogazione – oltre 20mila tonnellate di multimateriale che sono arrivate a Rocca Cencia sono state ammassate nell’impianto per poi essere trasferite altrove”, con il paradosso che, “aumentando la percentuale di raccolta differenziata” aumenta anche il numero di rifiuti da dividere e che, per essere divisi, devono essere affidati a terzi, “venendo meno quel circolo virtuoso” che la differenziata dovrebbe invece alimentare e che, comunque, è “tipico di una gestione efficiente dei rifiuti”.

Per questo, Stefàno chiede al sindaco Marino di individuare immediatamente di fare chiarezza sull’incidente che ha riguardato l’impianto multimateriale e perché questo non sia stato ancora rimesso in funzione. 

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