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Allerta terrorismo a Roma, stretta anche sugli alberghi

Federalberghi spiega che la Questura ha chiesto una specifica sui nomi

"La Questura ci ha chiesto una specifica maggiore per quanto riguarda i nomi delle persone che alloggiano presso le strutture alberghiere, con l'estensione dei nomi laddove ce ne sia più di uno. Non basta registrare solo il primo, ma bisogna scrivere tutto per esteso". A dirlo è il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, durante una audizione in Commissione Turismo di Roma Capitale.

La richiesta è arrivata "circa tre giorni fa, credo proprio per effetto di quello che è avvenuto a Parigi e per le minacce di attentati sul territorio romano", spiega Roscioli all'agenzia Dire. Da qui, la necessità di un "controllo maggiore" su chi arriva e alloggia nella Capitale, "per dare più sicurezza a tutti i cittadini".

Ed ecco allora la denuncia. "Teniamo conto che quando si parla di strutture abusive – continua Roscioli – si lascia aperta una falla enorme su cui non esiste il minimo controllo. Per questo pensiamo anche che una stretta collaborazione tra la Questura, Federalberghi e il Comune di Roma possa aiutare anche a estendere i controlli a tutti coloro che oggi non forniscono alcuna comunicazione alla Questura delle persone che dormono presso la loro unità".

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