Prima pagina » Spettacoli » Alla Casa del Jazz la tromba di Lucia Ianniello

Alla Casa del Jazz la tromba di Lucia Ianniello

Il quintetto propone una sonorità cameristica ottenuta, nonostante una grande presenza di strumenti elettronici ed effetti

Domenica 22 novembre alla Casa del Jazz a Roma ,per Midjane, rassegna a cura di MIdJ, Associazione Musicisti Italiani di Jazz, Lucia Ianniello che presenterà in concerto il suo cd "Maintenant". La formazione sul palco: Lucia Ianniello tromba, flicorno, effetti, Diana Torti, voce, Vincenzo Vicaro, clarinetto, sax tenore, Paolo Tombolesi, pianoforte, tastiere e Riccardo Di Fiandra, basso elettrico "Maintenant" è il primo cd come bandleader di Lucia Ianniello, trombettista di formazione jazzistica aperta a sperimentazioni in altri ambiti musicali, anche attraverso l’ideazione di progetti multidisciplinari. Questo disco è un lavoro per immagini, ambienti e paesaggi sonori, un po’ visionario, con una ricerca particolare sulla melodia e sui timbri. Le ampie aree di improvvisazione collettiva sono concepite come stratificazioni di suoni con modalità contrappuntistiche.

Il quintetto propone una sonorità cameristica ottenuta, nonostante una grande presenza di strumenti elettronici ed effetti, anche grazie agli arrangiamenti della trombettista, caratterizzati dall’assenza della batteria e dall’uso strumentale della voce senza testo. Ma la filosofia di fondo di questo lavoro si esprime, al di là degli aspetti stilistici e formali, nel tentativo di privilegiare l’urgenza espressiva e il rapporto umano tra i musicisti, lontano da qualsiasi forma di compiacimento.

Una suggestiva introduzione del pianoforte di Paolo Tombolesi, sognante e con accenti progressive, poi la tromba di Lucia Ianniello che dipinge volute melodiche concentriche, a tratti doppiate dalla voce di Diana Torti. E' il magico inizio di "Maintenant", il primo disco da leader di Lucia Ianniello appena uscito per Slam. Uno sweep di sintetizzatore, e l'atmosfera si fa più rarefatta. Stavolta la tromba è effettata, il richiamo più evidente è Jon Hassell, ed il respiro si fa ampio, la musica diventa il ritmo del cuore pulsante di Madre Terra.

Il disco bilancia e fonde diverse sensibilità: melodia, elettronica, ricerca timbrica. E se "Mainteinant", primo brano e title track del disco, è un paesaggio sonoro rarefatto e moderno, con "Ballad for Samuel" (Horace Tapscott) si torna al classico duo piano e tromba, per poi virare verso il contemporaneo con "Our Summer", con Paolo Tombolesi a contrappuntare la tromba di Ianniello, un reciproco continuo inseguirsi dei due solisti.

Ancora atmosfere rarefatte in "Other", brano a firma della leader, con la vocalità di Diana Torti a guidare il flusso sonoro, contrappunto dalla tromba di Lucia Ianniello. Epiche ed entrambe dall'incedere elegante le due tracce a firma di Jese Sharp, con la chitarra di Giuseppe La Spina a disegnare con tratto impressionista ("Desert Fairy Princess"), e con momenti di apertura ed improvvisazione totale ("Desert Fairy Princess" e "Peyote Song No. III"), mentre "Sicily" è uno struggente omaggio alla terra  di origine di Giuseppe La Spina, prematuramente scomparso poco dopo la registrazione del disco.

L'ultima traccia, "Preliminaires Amoureux" (Lucia Ianniello), chiude con grazia l'intero lavoro, lasciando nella bocca dell'ascoltatore un sapore buono e fragrante, quello di un piatto ben bilanciato e condito con gusto. Decisamente consigliato.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55

  

Lascia un commento