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Alfio Marchini: “Marino pensi a Roma”

L’intervento di Alfio Marchini a Radio Roma Capitale

"La situazione è drammatica, bisogna affrontare subito i problemi, stiamo parlando della sopravvivenza dei nostri concittadini. E quando la situazione è drammatica il capitano della nave deve rimanere al comando, non viaggiare dalla Turchia all’America". La metafora è di schettiniana memoria, e le parole sono quelle di Alfio Marchini, l'ingegnere tra i candidati alla carica di sindaco di Roma alla scorsa tornata elettorale, che ha rilasciato dure dichiarazioni nei confronti di Ignazio Marino ai microfoni di Radio Roma Capitale, durante la trasmissione di Paolo Cento.

Agli occhi di Marchini, e non solo, la situazione di Roma è precaria e instabile, e "i tempi ordinari di questa politica" non sono sufficienti ad affrontare i problemi, e risolverli.
"La priorità – continua Marchini – è mettere i soldi in tasca ai cittadini e ridare ossigeno al sistema delle imprese. Per questo, è necessario alleggerire la pressione fiscale, partendo dalle fasce più deboli".
E certamente non è facile dare voce a queste istanze se il sindaco a due ruote, ogni tanto prende il volo. Come è successo nel giorno in cui a Roma sfilavano gli antagonisti. Oppure quando era in Turchia, e Roma rischiava il commissariamento. Oppure, come in questi giorni, quando i forconi presidiano Roma, e Marino è negli Stati Uniti.

"Bisogna che il governo Nazionale riconosca Roma Capitale – prosegue Marchini – Se ne parla da troppo tempo ormai. E noi siamo pronti a collaborare con la maggioranza nel preparare le giuste proposte da fare al governo Letta".

Perché, ricorda l'ingegnere, la sua lista non a caso porta il simbolo di un cuore, quello che pulsa di amore per la città di Roma.
"Quello che abbiamo fatto finora, e quello che faremo, è stato e sarà basato solo su un criterio: il bene di Roma e dei romani".

E per raggiungere quest'obiettivo, c'è bisogno, tra le altre cose, anche di intervenire urgentemente "sulle sacche di inefficienza della Pubblica Amministrazione, con 60mila dipendenti tra Comune e municipalizzate".
"Questo tema – incalza Marchini – va aggredito con segnali forti ed immediati, per evitare – come teme lo stesso ingegnere – una 'guerra tra poveri': da un lato i lavoratori privati a rischio, o che hanno già perso il loro lavoro e che non hanno nemmeno servizi efficienti, dall’altro i dipendenti pubblici che hanno comunque garanzie maggiori".

"Noi – conclude – continueremo a portare avanti la nostra battaglia ancora più decisi". Ogni sabato, infatti, sono presenti i banchetti della lista Marchini in tutti i Municipi di Roma, per raccogliere le firme sulle 13 proposte per migliorare la città.

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