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Addio caro Bud Spencer, di Piero Montanari

Ci sono persone che non pensi possano andar via per sempre, tanto la loro vita ti è stata sempre in qualche modo accanto

Ci sono persone che non pensi possano andar via per sempre, tanto la loro vita ti è stata sempre in qualche modo accanto, come quella di un parente stretto, di un compagno di giochi, un amico dell'adolescenza, persone con le quali magari ti perdi di vista per un po' poi ti ritrovi e ricominci il rapporto da dove è finito, perchè la vita divide. Mi è difficile pensare alla morte di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, l'omone barbuto dei film di cazzotti e buoni sentimenti che, con il socio Mario Girotti in arte Terence Hill, ha inondato i cinema per quasi un ventennio prima che la coppia scoppiasse dopo successi straordinari di film come: Più forte ragazzi, …Altrimenti ci arrabbiamo! Lo chiamavano Trinità, o Due superpiedi quasi piatti, Pari e dispari, Io sto con gli ippopotami, Anche gli angeli mangiano fagioli, solo per citarne alcuni. In realtà Carlo-Bud, altezza 1mt e 93, peso alla nascita kg. 6, sviluppatisi in almeno 130 da adulto, aveva fatto anche la serie di Piedone che, con il primo Piedone lo sbirro, inizia un successo da solo.

Ma a noi piace ricordarli insieme, il Grasso e il Magro, come Stanlio e Ollio, una coppia inscindibile, il Bello Terence e il Forzuto Bud, che in realtà era persona tenerissima e gentile, poeta e scrittore di canzoni (una anche per la Vanoni). Un artista sensibile e un uomo buono, ad onta della sua mole e delle parti di spaccatutto che il cinema gli aveva disegnato addosso.

I nostri figli sono cresciuti con quel cinema che Carlo ci ha regalato, fatto di sorrisi e disincanto, buoni sentimenti e divertimento sano, un cinema che non c'è più. Se gli angeli mangiano fagioli certamente Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer è lì con loro a fare bisboccia.

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