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Roma, a Montecitorio una manifestazione per sostenere i Marò

Protesta targata FdI-An in contemporanea all’audizione Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato

“È stato grazie a una denuncia del collega Cirielli di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale fatta in Commissione Esteri che siamo venuti a conoscenza di come il Governo non abbia avviato l’arbitrato. Un’altra dimostrazione di come il Governo pensi di risolvere una questione che è centrale per la nostra credibilità e sicurezza come se stesse parlando al bar con gli amici. Io comprendo quando la figlia di Latorre si sente così distante da un’Italia che sembra abbandonare persone che vanno a rischiare la propria vita per servire la Nazione”. Così il leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, all’ANSA, nel corso di una manifestazione davanti a Montecitorio, insieme ad altri esponenti del partito e ai militanti, che si è svolta in contemporanea all’audizione Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato dei ministri Pinotti e Mogherini per la votazione del Decreto missioni.

Proprio in merito a quest’ultimo, il ministro della Difesa Roberta Pinotti dichiara che “sono confermati i teatri operativi del precedente dl Missioni e due nuove iniziative: le missioni Ue nella Repubblica Centrafricana e in Mali e la scorta marittima alla nave Usa che ha proceduto alla neutralizzazione delle armi chimiche siriane”. Si registra, però, “una diminuzione della consistenza del personale militare all’estero: da 4725 a 4178. In particolare, per quanto riguarda l’Isaf, abbiamo un ripiegamento da 2250 e 1500 unità”. 

“I nostri militari non possono essere importanti solo quando rischiano la vita per portare avanti le missioni di peace keeping – dichiara ancora Giorgia Meloni, tornando sul tema della manifestazione – Tutto quello che l’attuale Governo sta facendo, e prima di lui quello di Letta e Monti, è solo ‘passerella’. L’unica cosa che avremmo dovuto fare dall’inizio è chiedere la convocazione del consiglio della Nato, e dichiarare che avremmo ritirato tutte le nostre truppe dalle missioni fino a quando i nostri militari non sarebbero ritornati in Italia. Invece abbiamo continuato a piegare la testa dando così l’idea che l’Italia abbandoni i suoi uomini in divisa. Se fossi il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio chiederei al Governo italiano di prendere me in cambio di un militare in divisa. Perchéuna nazione seria fa questo e non abbandona i militari come abbiamo fatto noi”.

Uno striscione con la scritta: ‘Fuori le palle: Marò a casa o via dalle missioni internazionali’, e cori come ‘Non giocate a fare gli indiani, liberate gli italiani’ hanno fatto da sfondo alla protesta targata FdI-An.

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