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A Bologna nel corteo “per una bella vita” spunta un manichino di Meloni a testa in giù

“È facile attaccare mediaticamente la movida, la socialità per privarci della nostra libertà di creare antagonismo”

Il manichino di Giorgia Meloni esposto alla manifestazione di Bologna

Un manichino che simboleggia il Presidente Giorgia Meloni, appeso a testa in giù. Accade a Bologna durante una manifestazione dei collettivi contro il governo.

A promuovere e organizzare la manifestazione i collettivi: Cua e Laboratorio Cybilla di Bologna.

L’azione, è stata organizzata sotto le Due Torri, in Piazza di Porta Ravegnana. L’occasione, un corteo, contro i rincari e, come recitava uno slogan “per una bella vita”, cui hanno partecipato circa 200 persone.

Il manichino a testa in giù

L’immagine è stata pubblicata su Facebook sulla pagina del Laboratorio Cybylla abbinata ad un lungo post. “A pochi giorni da un decreto ‘anti-rave’ ci troviamo nuovamente ad invadere le strade di Bologna. È facile attaccare mediaticamente la movida, la socialità per privarci della nostra libertà di creare antagonismo. questo abuso nei confronti della dissidenza travestito da decreto è in realtà l’ennesima norma securitaria agita da un governo fascista che ci vuole obbedienti, silenziose e, di fatto, oppresse. Questa norma ci dice che in più di cinquanta persone creiamo un pericolo per l’ordine, l’incolumità e la salute pubblica e noi oggi siamo qui, siamo tantissime ad urlare che nessun provvedimento ci fermerà e che siamo contente di farvi paura. Oggi a suon di musica attraversiamo le strade di Bologna con i nostri corpi liberi e indecorosi per ribadire che il mondo è nostro”, si legge.

La manifestazione dei collettivi e il fantoccio

Il post continua su temi come il diritto all’aborto e tutte le battaglie per i diritti civili che, secondo i ragazzi dei collettivi, questo governo non vuole appoggiare.

“La Meloni non sarà mai la benvenuta”

“Tra poche settimane per l’inaugurazione del Tecnopolo e di uno tra i 5 computer più potenti al mondo arriverà in città Giorgia Meloni. Ma non sarà mai la benvenuta a Bologna e da nessun’altra parte” si legge ancora nel post che conclude con un messaggio ben chiaro. “Da oggi il vento cambia, vogliamo una vita bella, ci prendiamo tutto!”.

Circa 200 i manifestanti

la risposta di Fratelli D’Italia

Raffica di note stampa dei senatori di Fdi per condannare l’episodio. Primo fra tutti il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che di Meloni è anche il cognato.

“Molto grave quanto avvenuto oggi a Bologna, dove esponenti dei collettivi della sinistra hanno sfilato in corteo con un manichino raffigurante il presidente Meloni esposto a testa in giù. Ci auguriamo che gli autori di questo vergognoso atto intimidatorio siano individuati e soprattutto ci aspettiamo una netta e inequivocabile condanna da parte di tutte le forze politiche, sinistra in primis. Solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, dice il ministro Lollobrigida.

Nella dichiarazione trova spazio anche per una stoccata alle opposizioni.

“Il manichino di Giorgia Meloni impiccato a testa in giù in piazza a Bologna è un pericoloso e inaccettabile segnale di violenza. Nessuno, nemmeno chi siede nelle aule istituzionali e ha fomentato odio contro la destra per raccattare qualche voto, può esimersi dall’indignarsi. Oggi prendono di mira il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma in questa spirale domani potrebbe accadere a chiunque altro. Adesso Pd, sinistra e M5s, si degnino almeno di condannare questa vergogna“.

*Immagini dalla pagina Facebook dei collettivi