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Venerdì sciopero in tutta Italia della Rete Studenti Medi

Jacopo Dionisio: “Venerdì 9 ottobre saremo nelle piazze di tutta Italia al fianco della Rete degli Studenti Medi”

Ministero Pubblica Istruzione

La raccomandazione in ambito pubblica amministrazione

L'emergenza ISEE è ormai conclamata, ed è emersa in tutta la sua evidenza con l'uscita delle prime graduatorie territoriali per l'assegnazione delle borse di studio e degli altri benefici. La denuncia dell'Unione degli Universitari, partita mesi fa, è continuata con il blitz di questa mattina davanti al Ministero dell''Istruzione. Oltre allo striscione recante la scritta "esodati dalle borse, non beneficiari di futuro" erano presenti studenti con delle maschere bianche, a simboleggiare i cosiddetti esodati, gli idonei non beneficiari e tutti quegli universitari che, a causa di un sistema restrittivo e penalizzante, sono scomparsi dal circuito del diritto allo studio. Dichiara Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari: "Nonostante i nostri avvertimenti, il Ministero e le Regioni non stanno dando risposte adeguate all'emergenza ISEE. Pretendiamo l'immediata convocazione di un tavolo di gestione dell'emergenza, che coinvolga il Ministero e tutti gli attori coinvolti, in particolare il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, per poter lavorare a soluzioni condivise, anche se, per ora, tampone. Si deve necessariamente ripartire dallo stanziamento di consistenti finanziamenti strutturali, a cui deve seguire una rivisitazione dei criteri economici e l'emanazione di nuovi bandi per la concessione dei benefici del diritto allo studio.

Conclude Dionisio: "Venerdì 9 ottobre saremo nelle piazze di tutta Italia al fianco della Rete degli Studenti Medi. Saremo protagonisti di questa mobilitazione, non soltanto perché vogliamo risposte concrete alle tante emergenze che attanagliano il diritto allo studio italiano, a partire dall'ISEE e dalla piaga degli idonei non beneficiari, ma anche perché, vogliamo un sistema d'istruzione che sia, ad ogni livello, inclusivo ed accessibile per tutti. La soluzione è ripartire proprio dal diritto allo studio, un diritto costituzionalmente garantito, ma che oggi sembra un privilegio per pochi. Un dato emblematico è il numero di studenti che usufruiscono di una borsa di studio nei vari paesi europei: nell''anno accademico 2013/2014 erano solo 137.487 in Italia, contro i 322.753 della Spagna, i 423.842 della Germania e i 639.884 della Francia. Solo uno studente italiano su dieci ha diritto alla borsa di studio e la situazione è destinata a peggiorare drasticamente con il nuovo ISEE. E’ necessario investire sul diritto allo studio, strumento principale per abbattere la disuguaglianza nelle opportunità, che purtroppo caratterizza la condizione studentesca nel nostro Paese.

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