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Ucraina, Bergoglio: “È guerra mondiale e non ci sono buoni e cattivi”

“Un capo di Stato mi disse che la Nato era andata ad abbaiare alle porte della Russia”

Bergoglio pensieroso

Papa Francesco

“Il Fatto Quotidiano” pubblica alcuni stralci del dialogo tra Papa Francesco e 19 gesuiti della cosiddetta `Regione russa’ della Compagnia di Gesù, che operano in Russia, Bielorussia e Kirghizistan, raccolto da padre Antonio Spadaro per “Civiltà Cattolica”.

Papa Francesco spiega che “è in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa guerra è mondiale”.

Fattori internazionali hanno contribuito alla guerra

“Qui – continua – la vittima di questo conflitto è l’Ucraina. Io intendo ragionare sul perché questa guerra non sia stata evitata. E la guerra è come un matrimonio, in un certo senso. Per capire, bisogna indagare la dinamica, che ha sviluppato il conflitto. Ci sono fattori internazionali che hanno contribuito a provocare la guerra. Ho già ricordato che un capo di Stato, a dicembre dello scorso anno, è venuto a dirmi di essere molto preoccupato perché la Nato era andata ad abbaiare alle porte della Russia senza capire che i russi sono imperiali e temono l’insicurezza ai confini“.

La linea del Vaticano è sempre stata quella di tenere aperti i canali di comunicazione sia con Mosca e con Kiev. Papa Francesco chiese di parlare con Putin per tentare di sbloccare la crisi ucraina, ma a condizione di avere almeno “una piccola finestra di dialogo” con lo Zar.

“Lui – racconta Papa Francesco – ha espresso paura che ciò avrebbe provocato una guerra, e questa è scoppiata due mesi dopo. Dunque, non si può essere semplicisti nel ragionare sulle cause del conflitto. Io vedo imperialismi in conflitto. E, quando si sentono minacciati e in decadenza, gli imperialismi reagiscono pensando che la soluzione sia scatenare una guerra per rifarsi, e anche per vendere e provare le armi. Non dubito che stiamo già vivendo la Terza guerra mondiale”.

“Bisogna liberare i cuori dall’odio. Dal primo giorno della guerra fino a ieri ho parlato costantemente di questo conflitto, facendo riferimento alle sofferenze dell’Ucraina. Il giorno dell’indipendenza del Paese, a piazza San Pietro c’era la bandiera. Dopo aver parlato dell’Ucraina, ho pensato di dire una parola alla sofferenza dei due popoli, quello ucraino e quello russo. Perché nelle guerre a soffrire è il popolo, la gente. E questo genera odio. Chi fa la guerra dimentica l’umanità e non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere”, ha concluso Francesco.