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Televisione, siamo più tempo sulle piattaforme streaming che sulla tv sat. Ecco perché

Secondo una statistica americana guardiamo un numero maggiore di programmi sulle piattaforme rispetto a quelli della tv via cavo

un telecomando con allo sfondo un tv

“Non è più la televisione di una volta”. E’ la frase che più di tutte forse, ci siamo sentiti dire dalle vecchie generazioni, a proposito di cambiamenti che hanno interessato uno dei mass media più utilizzati. Fruizione via cavo, incontrastato dominio di piattaforme e applicazioni. Una ricerca ha spiegato che spendiamo però più tempo utilizzando la modalità tipica dell’era digitale.

Immagine della piattaforma Netflix
La piattaforma Netflix

In effetti, al di là del riferimento ai contenuti, dai lontani tempi in cui Rai e Mediaset erano le uniche realtà a farla da padrona, garantendo un’offerta pressochè equilibrata, si è passato all’introduzione dei servizi a pagamento. Parabole, abbonamenti, satellite, passando da Tele+ a Stream, per arrivare a Sky.

Ma è attraverso quella modalità che gli esperti definiscono “liquida” che vi è stato un cambiamento sostanziale. Con l’avvento e la successiva diffusione delle smart tv, che hanno introdotto una serie di innumerevoli funzioni, il modo di intendere e vivere la televisione è stato stravolto.

L’offerta ormai è praticamente decuplicata, tra Netflix, Disney+, Dazn, Amazon Prime ecc. Alcune statistiche americane hanno dimostrato che la fruizione televisiva tramite lo streaming è ormai di gran lunga superiore a quella tramite tv via cavo. A luglio 2022 gli americani hanno trascorso più tempo a guardare i contenuti delle piattaforme, rispetto a quelli dalla tv tradizionale.

La società Nielsen, che ha condotto il sondaggio, ha rilevato che ormai lo streaming è riuscito a catturare il 34,8% del tempo totale trascorso davanti alla tv, nel mese appena trascorso. Le emittenti via cavo invece, il 34,4%. Parliamo di un aumento di oltre un punto percentuale rispetto al 33,7% di giugno 2022.

Da marzo di quest’anno in realtà, l’utilizzo dello streaming è aumentato ogni mese, registrando una crescita media di circa un punto al mese.

Secondo gli americani, ormai si spende il 22,6% in più del tempo davanti alle reti via web, rispetto allo scorso anno. Il tempo trascorso davanti alle tv via cavo è diminuito e nel caso degli americani, questo ha anche comportato la riduzione dei servizi tradizionali.

Vuoi la proposta più concreta, complice il costo dell’abbonamento, vuoi la possibilità di sospendere o rivedere il programma a seconda delle possibilità dell’utente, vuoi l’ormai abitudine a quel tipo di fruizione che ormai la proposta della tv tradizionale davvero non soddisfa più gli spettatori.

Netflix, sulle ali degli ascolti di Stranger Things, è la piattaforma al momento più frequentata, in testa con con l’8% di tutta la platea televisiva. Segue YouTube (7,3%) in seconda posizione. Prime Video di Amazon raccoglie il 3%.

La nuova era della fruizione televisiva, ormai, sembra aver tracciato un’impronta sempre più definita.