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Storia di un cittadino qualunque che cambia l’Amministrazione

Cambiano le tariffe per gli accessi agli stadi comunali: tutto, grazie alla battaglia di un cittadino

La storia che stiamo per raccontare ha inizio il 26 settembre 2013. Su un sito wordpress, angelodiario, appare un articolo dal titolo: “Impianti comunali off limits per gli sportivi amatoriali”. Angelo, gestore del blog, pubblica un sms inviato da “un istruttore di atletica, che insegna ginnastica ad un gruppo di anziani”. Nel testo del sms si legge: “Che sfacelo, l’interesse per il sociale è decisamente tramontato”, con riferimento al fatto che i costi per accedere agli impianti comunali di atletica per i non professionisti, per l’anno 2013, erano raddoppiati.
Tra i campi in questione, anche lo stadio di Caracalla, quello della Farnesina e quello dell’Acquacetosa, di cui il Comune di Roma è proprietario, ma che vengono dati in concessione ad esterni, con il compito di curarne la manutenzione, le attività e il prezzo per l’accesso. Che, appunto, all’epoca della denuncia era diverso in base al tipo di tesseramento.

Se si era tesserati presso un soggetto riconosciuto dal CONI (Federazioni Sportive Nazionali: AECI, ACI, FIDAL, FIBA, FIBS, FIB, FIDS, FIDASC, FIGC, FICK, FIC, FCI, FICR, FGDI, FIG, FIGH, FIGS, FIH, FIHP, FIJLKAM, FMSI, FMI, FIM, FIN, FIP, FIPAV, FIPM, FIPSAS, FIPE, FPI, FIR, FIS, FISW, FISG, CIP, FISE, FISI, FITA, FIT, FITET, UITS, FITAV, FITARCO, FITRI, FIV), allora si poteva accedere ai campi comunali pagando un tarrifario davvero irrisorio a confronto di quello previsto per gli sportivi amatoriali, pari al doppio dell’importo (Enti di promozione sportiva: AICS, ASI, CSAIN, CSEN, CSI, CUSI, ENDAS, MSP, PGS, ACSI, UISP, US ACLI, ASC, CNS LIBERTAS, OPES).

È stato allora il MoVimento 5 Stelle Roma, per il tramite del consigliere comunale Daniele Frongia, a richiedere l’accesso agli atti. Una volta ottenuto, sono stati pubblicati i contratti di concessione degli stadi di atletica di proprietà di Roma Capitale, relativi allo stadio Nando Martellini di Caracalla, lo stadio Paolo Rosi di Acquacetosa e lo stadio Pasquale Giannattasio di Stella Polare. La concessione in questione prevede un canone mensile di 4 euro, per un totale ricognitivo annuo di 51,65 euro, come determinato dall’art. 4 delle tre disciplinari di concessione degli stadi di cui sopra.

Tuttavia, a fronte di questa cifra irrisoria incassata dal Comune di Roma, il regolamento per l’accesso agli impianti sportivi Paolo Rosi, Nando Martellini e Pasquale Giannattasio, riservava soprese spiacevoli per quanti non sono considerati sportivi professionisti. Secondo quanto stabilito dal Regolamento, infatti, per la stagione agonistica 2013, “l’ingresso ai campi è riservato: ai tesserati FIDAL, ai tesserati per enti di promozione sportiva in convenzione e altre federazioni sportive nazionali, in regola per l’anno in corso (2013, ndr); ai dirigenti, ai tecnici, ai medici, ai parasanitari inseriti nelle affiliazioni delle Società FIDAL e tesserati” che, in quanto tali, e “solo come tali, avranno avranno l’ingresso gratuito (così come i Giudici) per l’esercizio delle funzioni proprie del loro ruolo. Per accedere ai campi dovranno quindi esibire la tessera FIDAL valida per il 2013; alle figure di cui al punto precedente che all’interno dell’impianto intendono svolgere attività di allenamento, devono essere tesserati anche come atleti e la quota sarà uguale a quella di tutti gli altri Tesserati”.

Inoltre, “per accedere ai tre impianti gestiti dal CRL, oltre all’abbonamento annuale è possibile l’acquisto di un carnet da 10 ingressi o dell’ingresso giornaliero, fatti salvi i vincoli di cui ai punti precedenti” E ancora: “l’uso della palestra (valido per il solo impianto Paolo Rosi) è riservato agli atleti dai 14 anni in poi (cat. Cadetti FIDAL). Per gli atleti minorenni è obbligatoria la presenza di un Tecnico”, mentre la “Tessera di accesso è valida per tutti gli impianti gestiti dal CR Fidal Lazio”. Con la tessera, infine “l’utente si impegna implicitamente a rispettare i regolamenti vigenti in ciascun impianto ed affissi all’ingresso degli stessi”.

E ora, passiamo alle cifre. Per i tesserati FIDAL, l’abbonamento annuale previsto era: “ESORDIENTI 2002÷2007 € 20,00 € 10,00; RAG/CAD/ ALL/JUN (+ palestra) 2001÷1994 € 40,00 € 10,00; PRO/SEN/AMA/MAS (+ palestra) 1993 e prec. € 70,00 € 10,00”. L’ingresso giornaliero, invece, era di 2 euro; un carnet di 10 ingressi era di 15 euro.

Per i tesserati presso Enti di promozione sportiva ed altre Federazioni Sportive Nazionali, l’abbonamento annuale previsto era: “Nati negli anni 2002÷2010 € 20,00 € 10,00; (senza uso palestra) 2001 e prec. € 140,00 € 10,00; (con l’uso della palestra) 1999 e prec. € 250,00”. L’ingresso giornaliero, invece, era di 4 euro; un carnet di 10 ingressi era di 30 euro.

La cifra irrisoria incassata dal Comune, probabilmente prevista per agevolare a tutti l’ingresso agli stadi comunali, ha quindi dovuto fare i conti con il tariffario stabilito dalla FIDAL (70 euro annuali per un tesserato FIDAL; 250 euro annuali per un tesserato non FIDAL), con la conseguenza che ogni centesimo in più che non viene incassato dal Comune di Roma, come sottolineato dallo stesso Angelo in un altro post del suo blog, va dritto dritto nelle casse della FIDAL.

Questa appropriazione – scrive Angelo – avviene tramite un doppio binario: il primo è quello degli incassi provenienti direttamente dagli ingressi nello stadio, il secondo è quello degli incassi dovuti all’incremento delle Associazioni che si affiliano presso la Fidal e non presso gli Enti di Promozione Sportiva”.

A fronte di tutte queste informazioni raccolte, lo stesso M5S Roma, sempre per il tramite di Daniele Frongia, ha “richiesto (a gennaio 2014, ndr) una commissione congiunta Spending Review con la Commissione Sport”. L’Assessorato, allora, ha chiesto di attendere, “dato che si stava ultimando un nuovo schema di contratto con gli impianti sportivi”. La concessione degli stadi, infatti, dura un anno. Alla sua scadenza, può comunque essere rinnovata, ma non tramite tacito accordo.

I dubbi sollevati dal M5S Roma, all’epoca della richiesta della convocazione della Commissione congiunta con la Commissione Sport erano: “è meglio alzare il canone di concessione oppure abbassare le tariffe d'ingresso? La Fidal ha il diritto di applicare tariffe così elevate e differenziate tra tesserati e non tesserati Fidal? Il Comune e i cittadini hanno subito un danno economico nel corso di questi anni? I servizi offerti sono adeguati alle reali esigenze dei frequentatori? Lo stato attuale delle strutture, è migliore, uguale o peggiore, rispetto al momento dell'assegnazione? Chi ha in carico l'onere della manutenzione straordinaria? Chi sono gli addetti agli impianti? La direzione tecnica e la direzione commerciale sono adeguate? Le società sportive, le associazioni, i loro dirigenti, tecnici e atleti, sono stati coinvolti e interpellati?

Sta di fatto che, a partire dal 1 Febbraio 2014, le tariffe agevolate per l’accesso agli stadi gestiti in concessione sono applicate a tutti i tesserati per gli Enti di Promozione Sportiva, e non solo ai tesserati Fidal, come segnalato in un comunicato apparso il 17 Febbraio sul sito della Fidal Lazio, in cui si dichiara che “il Comitato Regionale Fidal Lazio è lieto di comunicare che, a seguito dei colloqui intercorsi con l’Assessore allo Sport e alla qualità della vita di Roma Capitale, ed entrando contemporaneamente in vigore dal 1 febbraio la nuova convenzione che regola i rapporti tra Fidal ed Enti di Promozione Sportiva, ha deliberato di equiparare le tariffe degli ingressi gestiti direttamente dal CRL (Paolo Rosi, Nando Martellini e Pasquale Giannattasio), dando l’opportunità a tutti i tesserati degli Enti di Promozione Sportiva di usufruire delle stesse agevolazioni sin qui riservate in esclusiva ai tesserati Fidal”.

Pertanto, a partire dal 1 febbraio, le tariffe in convenzione ammontano a: “Abbonamento annuale: € 30,00 nati/e negli anni dal 2003 al 2008; € 50,00 nati/e negli anni dal 1995 al 2002; € 80,00 nati/e negli anni 1994 e precedenti; Ingresso giornaliero € 2,00”.

È lo stesso Angelo a ringraziare il consigliere Daniele Frongia e il M5S Roma, “senza i quali il blog di uno sfigatissimo cittadino qualunque non se lo sarebbe filato nessuno”. “Se siete insoddisfatti di come vanno le cose e volete contribuire a cambiarle – continua Angelo – cogliete quest’occasione: ogni sfigatissimo cittadino qualunque è responsabile di come vanno le cose se le accetta passivamente. Non restate passivi: contattate i vostri portavoce nelle istituzioni, perché certi treni bisogna prenderli al volo, altrimenti c’è il rischio che non ripassino una seconda volta”.

Anche per il M5S Roma la notizia è segnale di successo. “L’assessore Pancalli (con delega alle Politiche dello Sport e alla Qualità della Vita, ndr) dopo aver ‘ostacolato’ una Commissione congiunta Spending Review-Sport, ha fatto ‘propria’ una nostra segnalazione, senza nemmeno darcene notizia. Ovviamente ne siamo ben lieti e lo ringraziamo.” – dichiarano in un comunicato datato 13/03/2014. E poi aggiungono: “Questa è la storia di un cittadino che ha fatto cambiare le regole all’Assessore. Questa storia descrive come un semplice “Sig. Rossi” sia riuscito a far migliorare un servizio del Comune. Questa storia ci dimostra che essere informati e partecipare attivamente permette di raggiungere risultati straordinari”.

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