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Scuola riapre il 14 settembre, la proposta del Ministero Istruzione alle Regioni

Il Ministero dell’Istruzione proporrà alle Regioni la data di lunedì 14 settembre come ripresa delle lezioni

scuola riapre il 14 settembre

Classe scolastica

La scuola riapre il 14 settembre. La proposta del MIUR.

E’ in corso il dibattito sulla data di riapertura delle scuole e di ripresa effettiva delle lezioni. Il ministero dell’Istruzione precisa che dal primo di settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti. Ciò, come stabilito dal Decreto Scuola, recentemente convertito in legge.

Per quanto riguarda invece l’inizio ufficiale delle lezioni, come già specificato nella giornata di ieri, la decisione dovrà essere presa insieme alle Regioni. Il Ministero dell’Istruzione proporrà alle Regioni la data di lunedì 14 settembre, con l’obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile.

Toscana, contraria a slittamento fine settembre

 “La scuola deve partire in presenza e in sicurezza, le linee guida sono urgentissime, noi proponiamo che la scuola riapre il 14 settembre”. Così l’assessora regionale della Toscana, Cristina Grieco, coordinatrice della commissione Scuola della conferenza delle Regioni, a SkyTg24. La assessora spiega che “le regioni hanno chiesto di votare nei primi quindici giorni per evitare uno slittamento dell’inizio dell’anno scolastico”.

Le Regioni per quest’anno hanno fatto “un gesto di responsabilità: vogliamo iniziare tutti lo stesso giorno, noi proponiamo il 14 settembre”. Se, osserva, “sarà confermata la data del 20 settembre per l’election day la cosa migliore sarebbe trovare alternative sulle sedi dei seggi per non dover chiudere tutte le scuole.

In caso contrario siamo assolutamente contrari a uno slittamento delle lezioni a fine settembre”. Rispetto alla possibilità di anticipare invece le lezioni a inizio settembre Grieco sottolinea che “le prime due settimane saranno necessarie per organizzare l’avvio”.

Gelmini, follia aprire il 23 settembre

“Come avevamo previsto la forzatura di indicare l’election day nella data del 20 e 21 settembre, rischia di provocare gravi problemi alla riapertura dell’anno scolastico. È una follia anche solo immaginare di spostare l’avvio delle lezioni al 23 settembre e costringere alcune scuole per i successivi ballottaggi a richiudere dopo appena 10 giorni.

È per questo che ho presentato un ordine del giorno al decreto elezioni, che è ovviamente stato respinto dalla maggioranza, per invitare il governo a valutare la possibilità di utilizzare una soluzione alternativa alle scuole per le elezioni.

Non è obbligatorio votare nei plessi scolastici: in molti Paesi del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, si utilizzano altre strutture, sia pubbliche che private. Propendere per una scelta del genere dimostrerebbe che, per una volta, la politica mette al primo posto la formazione dei nostri ragazzi“. Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. 

(Adi/ Dire)

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