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Roma, Raggi: chat antispaccio Pigneto, idea anche per Esquilino e San Lorenzo

“Abbiamo premiato ‘Pigneto vivo’, un’associazione che per due anni ha collaborato con le forze dell’ordine attraverso la creazione di una semplice chat WhatsApp”

Una chat contro la droga. Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha premiato in Campidoglio, carabinieri, poliziotti e cittadini dell'associazione 'Pigneto vivo' per l'impegno che ha portato a numerosi arresti e interventi mirati contro lo spaccio nel quartiere Pigneto, proprio grazie all'uso di una chat. In particolare, tra marzo 2016 e maggio 2018, è stato creato un gruppo WhatsApp a cui i cittadini potevano inviare le loro segnalazioni in tempo reale.

Questo ha permesso l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine contro lo spaccio e altre situazioni di illegalità. Un impegno certificato dal riconoscimento assegnato oggi in Campidoglio dai protagonisti del progetto. Premiati: Francesco Bernabei dell'associazione Pigneto Vivo, Moreno Fernandez, vice questore e già Commissario a Porta Maggiore, il Maggiore Vincenzo Carpino comandante della Compagnia Carabinieri Piazza Dante, e il Maggiore Lorenzo Iacobone della stessa Compagnia.

Presenti alla premiazione anche il Questore di Roma Carmine Esposito, il comandante provinciale dei Carabinieri di Roma, Giuseppe Gargaro e il prefetto di Roma Gerarda Maria Pantalone. "Oggi abbiamo premiato 'Pigneto vivo', un'associazione che per due anni ha collaborato con le forze dell'ordine– ha detto Raggi a margine della premiazione – attraverso la creazione di una semplice chat WhatsApp, per andare a colpire i singoli spacciatori e nel corso del tempo sono riusciti, insieme, a migliorare la situazione del quartiere Pigneto.

Non si tratta di cittadini sceriffi, ma di cittadini che collaborano e lasciano che le forze dell'ordine facciano il loro lavoro. Oltre a questo progetto ne stanno nascendo altri in parallelo. Quindi c'è questo esempio virtuoso di cittadinanza attiva che si unisce alle forze dell'ordine per riportare vivibilità e decoro nei nostri quartieri. Via via noi premieremo tutte queste realtà, perché bisogna incoraggiare queste realtà e far sapere loro che le istituzioni ci sono sempre".

Idea anche per Esquilino e San Lorenzo

"Il percorso che premiamo è un esempio virtuoso, una buona prassi, da replicare ed esportare in altri quartieri della città. Rappresenta l'approccio su cui stiamo lavorando, in quanto è in grado di contemperare partecipazione attiva e tutela della legalità", ha affermato la sindaca di Roma.

"Un obiettivo raggiunto costruendo un nuovo senso civico e di comunità e ricucendo il rapporto tra cittadini e istituzioni. Perché qui – ha sottolineato Raggi – non si tratta di ronde e di controlli invasivi, ma di consentire alle persone di vivere serenamente il proprio quartiere. Per questo intendiamo promuoverlo e radicarlo in altre realtà, come Esquilino e San Lorenzo, che rappresentano aree limitrofe e caratterizzate da dinamiche analoghe al Pigneto", ha concluso. (Ago/ Dire) (Ago/ Dire) 

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