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Roma, ex consigliera Ama: Ricostruzione di Raggi non regge, cade subito

‘Mai e poi mai in questi lunghi mesi l’amministrazione ha fatto riferimento a premi aziendali”

Vanessa Ranieri, ex consigliera del cda dell'Ama ha lasciato le seguenti dichiarazioni all'Agenzia di stampa Adnkronos, riguardo il caso dell'audio di Virginia Raggi con l'ex ad Lorenzo Bagnacani: ''Mai e poi mai in questi lunghi mesi l'amministrazione ha fatto riferimento a premi aziendali. Anche nella delibera di Giunta che ha bocciato il bilancio non si fa mai riferimento a premi.

Ci tengo a dire che per il cda non sono previsti, mentre per l'ad non sono legati al bilancio in attivo. I premi ai dipendenti sono stati previsti rispetto all'efficientamento e alla presenza sul lavoro''. L'ex consigliera Ranieri è stata allontanata dall'incarico insieme all'ex ad Lorenzo Bagnacani e all'ex consigliere Andrea Masullo, replicando alla accuse della sindaca di Roma Virginia Raggi.

''La ricostruzione della Raggi cade subito: noi siamo stati mandati via il 18 febbraio, a quel punto il 19 il bilancio con i loro valori sarebbe potuto essere approvato. Come mai non è stato rifatto il bilancio come volevano loro? In ogni caso l'amministrazione ci ha chiesto una riformulazione del bilancio generica, non ci è stata chiesta una rettifica di poste specifiche''.

Sull'esistenza di altri possibili audio, l'ex consigliera afferma di ''non averne la più pallida idea'', ma aggiunge: ''so solo che sono cofirmataria, insieme agli altri componenti del cda Andrea Masullo e Lorenzo Bagnacani , del primo esposto alla Procura di Roma che abbiamo presentato il 6 novembre e di un altro alla Corte dei Conti, presentato il 18 febbraio''.

Quanto al clamore della giornata di ieri, Ranieri dice di non essere ''stupita, anzi mi ero stupita del contrario. Sono sconcertata dal fatto che ancora non sia stato approvato il bilancio 2017 di Ama e che non ci sia clamore su questo''.

''La cosa che mi ha particolarmente colpito – prosegue – è la modalità con cui Raggi ha detto in tv che avremmo redatto un bilancio irregolare. Valuterò nelle sedi competenti queste parole. La nostra cacciata è stata fondata sul rifiuto di cambiare il bilancio, di riformularlo in un modo che non ritenevamo corretto, sulla base dei numerosi pareri arrivati dai più grandi esperti di diritto aziendale e di principi di ordinamento contabile''.

La città era sporca e non facevamo il lavoro per cui eravamo pagati? ''Raggi non ha detto che dal 27 marzo 2018 abbiamo avuto una anomala produzione di rifiuti, arrivando ad aprile a un +10%. Una città dentro la città, una anomalia incomprensibile per cui è stata attenzionata anche la Procura. C'era poi il problema dei mezzi fermi, le gare deserte, l'incendio del Tmb Salario e gli scioperi dei sindacati. Tutti questi fattori hanno creato un rallentamento nella raccolta dei rifiuti ma noi, nonostante tutto, abbiamo retto'', conclude l'ex consigliera del cda dell'azienda dei rifiuti di Roma.

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