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Roma, Congresso Rom: Zuinisi chiama in causa Fabrizio Santori

Zuinisi rilancia e attacca Santori: “Dopo la canzone sul sindaco voglio dedicargli ‘Giocala’ di Vasco Rossi”

Marcello Zuinisi dichiara ‘guerra’ a Fabrizio e Augusto Santori. Il rappresentante legale dell’Associazione Nazione Rom, infatti, quando è stato raggiunto telefonicamente dalla redazione di Romait, non solo ha spiegato i motivi per cui il Congresso Nazionale sui Rom è saltato, ma ha anche rilanciato al consigliere alla Regione Lazio Fabrizio Santori che per primo ha iniziato una battaglia contro lo svolgimento del Congresso nella Sala della Protomoteca in Campidoglio.

“Sono oltre 4 mln di euro le risorse stanziate da Roma Capitale per i nomadi a Roma da parte del sindaco Marino. Quasi tutte in affidamento diretto, alle solite cooperative e senza alcuna gara. Ed ogni giorno ai romani viene ripetuta la stessa formula del non ci sono i soldi e che siamo in emergenza bilancio” – dichiarava Fabrizio Santori qualche giorno fa, presentando i dati documentati delle spese sostenute dal Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale.

4 milioni così suddivisi: “216mila euro alla cooperativa Eriches per il campo nomadi della Pontina, 607mila euro per generiche politiche di inclusione, 180mila euro per la bonifica del sistema elettrico del campo di Castel Romano, 100mila euro per lo spazio giochi del campo nomadi di via di Salone e sempre per lo stesso campo 75mila euro per il servizio di accoglienza, 670mila alle cooperative della Casa della Solidarietà di via Salaria, 43mila euro per bonifica campo attrezzato di via Gordiani, 60mila euro per ricovero in emergenza, 18mila euro per un progetto extrascolastico dati all’Arci Solidarietà per il campo di via Candoni, 76mila euro alla Bottega Solidale per il campo di via Schiavonetti, 80mila euro alla cooperativa Ambiente e Lavoro per il campo nomadi La Barbuta” – continuava Santori, denunciando anche come “quasi tutti gli stanziamenti sono in affidamento diretto, senza alcuna gara”.

Più precisamente sul Congresso del 21 Giugno, Santori criticava l’atteggiamento di un’amministrazione, quella capitolina che, di fronte ai cittadini romani che ogni giorno sulla loro pelle sentono “la grave emergenza nomadi, in termini di decoro e sicurezza, nelle stanze del Campidoglio, con l’assenso del sindaco di Roma Marino” porta “in scena la giornata dell’orgoglio Rom”, lasciando invece le “esigenze dei romani fuori dalle Istituzioni”. Nel mirino di Santori, poi, anche la presenza dello stesso Zuinisi, “condannato dal Tribunale di Firenze a un anno e mezzo di reclusione, con sospensione della pena, per appropriazione indebita e falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico”.

A poche ore dallo svolgimento del Congresso, Santori inoltre dichiarava che “esistono tutte le condizioni per evitare che vada in scena l’ennesimo sberleffo a danno dei romani. L’evento organizzato dalla pittoresca organizzazione Nazione Rom è stato patrocinato da Marino e Zingaretti, che continuano imperterriti a sostenere questa iniziativa. L'orgoglio Rom ha visto persino il ritiro del patrocinio da parte della Commissione Europea per evidenti problemi di opportunità. E’ oramai noto come la giornata dell’Orgoglio Rom rappresenta uno degli eventi più indigesti ai romani ed ipocrisia sarebbe negarlo”.

La circostanza del patrocinio di Roma Capitale è stata smentita dall’Ufficio Stampa del Campidoglio, mentre il patrocinio della Regione Lazio ci è stato confermato – come abbiamo raccontato – dallo stesso Zuinisi, il quale, al telefono con noi, ha smentito anche il dietro front della Commissione Europea.

La disdetta dell’evento è stata vista da Augusto Santori, esponente del Comitato DifendiAMO Roma, come “una meravigliosa vittoria di tutti i romani. Credo che la comunità nomade – ha dichiarato – abbia già troppo spazio nelle periferie di questa città, senza contraccambiare in termini di convivenza civile nei confronti della comunità residente. Inopportuno sarebbe stato legittimare questo evento anche in Campidoglio. Ci dispiace che il sindaco Marino abbia voluto revocare l’evento per il mancato pagamento della sala. L’evento andava revocato e basta”.

Tutte queste fitte critiche, al Congresso tanto quanto all’amministrazione Marino, sono finite in una canzone, dal titolo ‘Marino va..’, riarrangiata da Marco Visconti, presidente di Movimento Capitale, sulle note di ‘Generale’ del cantautore De Gregori, con la quale il Comitato DifendiAMO Roma e lo stesso consigliere regionale Fabrizio Santori, mettendo in rassegna tutti quelli che considerano gli errori del sindaco Marino, invitano proprio quest’ultimo ad abbandonare la città, per liberarla.

Proprio a fronte di questa canzone e degli attacchi sferrati dai Santori alle politiche dell’amministrazione e al Congresso Nazionale sui Rom, Marcello Zuinisi rilancia e contrattacca: “Ai rappresentanti delle istituzioni che hanno preso posizioni contro di noi, lancio l’invito di tornare sui propri passi, per partecipare al processo di democrazia che parte dal basso e coinvolge direttamente i rom, per non continuare a vivere nell’illegalità (con ciò intendendo le polemiche sorte in merito all’incontro in Campidoglio, che invece, secondo Zuinisi, rientrerebbe nel più ampio percorso degli accordi quadro-strutturali europei per favorire l’inclusione sociale, ndr). Al consigliere Santori in particolare, che ha fatto una canzone contro il sindaco Marino, dedico ‘Giocala’ di Vasco Rossi, nella strofa in cui dice ‘corri e fottitene dell’orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio’ ”.

Per diritto di replica, abbiamo contattato direttamente il consigliere Fabrizio Santori e l’esponente del Comitato DifendiAMO Roma, Augusto Santori.

“Sono felice ed orgoglioso di essere  attaccato da chi tenta o pensa di poter rappresentare i rom, perché vuol dire che con questa realtà non ho nulla a che fare, almeno per come, in questo momento, è considerata dalla maggior parte dei cittadini, per il comportamento di molti” – dichiara Fabrizio Santori, riferendosi a realtà come quelle “del degrado, dell’insicurezza, delle occupazioni abusive, dei reati di vario tipo, dei mercatini abusivi, del rovistaggio, dell’utilizzo delle strutture pubbliche sulle spalle dei cittadini romani”.

Si dice invece “felice di aver costretto il sindaco marino a rifiutare l’accoglienza dei nomadi nelle sedi istituzionali e non solo perché non era stata pagata in tempo la Sala. Prima di entrare nelle istituzioni, i caminanti, come ha inteso chiamarli Roma Capitale, ma in realtà son sempre gli stessi, devono rispettare le leggi dello Stato italiano e le più semplici norme civili del vivere comune. Così come tutti gli altri cittadini italiani e stranieri regolari – incalza il consigliere regionale – Se questo non si verificherà, loro, come chiunque altro si comporti come loro, non potrà mai essere ascoltato né integrato. Quindi prima delle canzoni, di Sanremo o di qualsiasi altra pittoresca manifestazione o forma gratuita di pubblicità, serve una presa di coscienza sulla legalità”.

Gli fa eco Augusto Santori, secondo il quale “i rom oggi sono in buona parte i maggiori responsabili dell’attuale stato di degrado delle periferie romane, dove i cittadini sono costretti a fare i conti con rom, sinti e caminanti, che non sono ancora in grado di convivere con la comunità residente e di saper rispettare Roma. Chi quotidianamente offende Roma, avrà sempre contro di sé i romani, e quindi anche il nostro Comitato DifendiAMO Roma, e non potrà in nessun modo salire agli onori del Campidoglio. Se è vero – continua Santori – come dice Zuinisi che a settembre si riorganizzerà quest’incontro, la nostra opposizione sarà ancora più feroce”.

E sulla canzone dichiara che ‘Marino va…’ “rappresenta la sensibilità di tutte le persone romane. Se ne faccia una ragione”. 

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