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Roma. Arrestati 2 bulgari, montavano in bancomat strumenti per clonare le carte

I militari hanno notato, applicate su uno sportello Atm in Corso Vittorio Emanuele II, le apparecchiature elettroniche in grado di carpire i codici delle bande magnetiche e i pin delle carte degli ignari utilizzatori del bancomat

I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, nell'ambito del piano "Natale Sicuro", hanno intensificato i servizi nelle vie dello shopping e nelle aree più frequentate da cittadini e turisti, al fine di contrastare ogni tipo di illegalità e di degrado e garantire una maggior percezione di sicurezza nel centro storico della Capitale.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno arrestato due cittadini bulgari di 48 e 50 anni con le accuse di intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni telematiche, installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni telematiche, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.

I militari, nel corso di un servizio antiborseggio, hanno notato, applicate su uno sportello Atm ubicato lungo Corso Vittorio Emanuele II, le apparecchiature elettroniche in grado di carpire i codici delle bande magnetiche e i pin delle carte degli ignari utilizzatori del bancomat. Dopo qualche ora di appostamento, i Carabinieri hanno notato il cittadino bulgaro di 50 anni che, credendo di essere lontano da occhi indiscreti, con mossa fulminea ha staccato le apparecchiature.

L'uomo è stato immediatamente bloccato dai Carabinieri che hanno deciso di far scattare una perquisizione nella struttura alberghiera della Capitale dove risultava alloggiato, ubicata nella zona dell'Esquilino. Entrati nella stanza, i militari hanno sorpreso il complice connazionale di 48 anni mentre era intento a riprodurre alcuni codici magnetici su carte di credito e tessere magnetiche 'in bianco' tramite un pc; i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto altre 6 carte di credito con bande magnetiche clonate, skimmer posizionati su false bocchette di erogazione di ricevute – identiche a quelle installate sugli sportelli Atm – munite di microcamera, da sovrapporre a quelle originali, un trascrittore di carte magnetiche, 2 computer e altro materiale idoneo all'acquisizione e alla clonazione dei codici magnetici delle carte.

I due avevano già applicato e ritirato le stesse apparecchiature anche su un Atm in zona via Cavour. Tutto il materiale è stato sequestrato mentre i clonatori, dopo l'arresto, sono stati ristretti nel carcere di Regina Coeli, dove rimangono a disposizione dell'Autorità giudiziaria. (Red/ Dire) 

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