Prima pagina » Cronaca » Rischio Green pass falsi: compare online quello valido di Adolf Hitler

Rischio Green pass falsi: compare online quello valido di Adolf Hitler

Compare online il certificato falso ma valido di Adolf Hitler. Aumentano, così, le preoccupazioni per la circolazione di Green pass falsi validi

Green pass Adolf Hitler

Green pass Adolf Hitler

Dopo il clonaggio negli scorsi mesi del Green pass del presidente Emmanuel Macron, adesso ad essere stato falsificato è il Green pass di Adolf Hitler.

Senza dubbio non siamo testimoni di un ritorno dall’oltre tomba del Fuhrer, ma sicuramente la sicurezza dei Green pass sembra essere compromessa. Infatti, ieri notte, 26 ottobre, è comparso online il Qr code per la certificazione verde intestato ad Adolf Hitler.

300 dollari per un Green pass valido in Europa e Italia

Il falso certificato è comparso su Raid Forums, nel dominio Rfmirror.com e intitolato “Make EU green pass”, un titolo abbastanza esplicito che fa subito capire che in quel forum si possono richiedere Green pass validi per l’Europa. Il prezzo richiesto è di 300 dollari.  

Nella conversazione del forum rintracciata risulta che il nome utente “sajyqy” abbia chiesto al venditore “przedseibiorca” di creare un Green pass europeo intestato ad Adolf Hilter come dimostrazione della veridicità dell’offerta.

Tuttavia, la cosa che desta maggiore preoccupazione non è la sua circolazione sulle piattaforme digitali, ma la sua validità. Infatti, dall’app VerificaC19 – la piattaforma utilizzata per verificare i Green pass – con lo scansionamento del Qr code compare il “visto” verde, valido sia in Italia che in Europa. Oltre questo, vengono forniti i dati identificativi del fuhrer come la sua data di nascita, seppur falsificata al 1° gennaio 1900. Inoltre, il certificato sembrerebbe essere stato creato dalla Caisse Nationale d’Assurance Maladie.

Un dato preoccupante dato che il creatore del Green pass fasullo potrebbe usare, per altri certificati, altre istituzioni sanitarie europee, così da renderne ancora più difficile lo smascheramento. Gli utenti del forum ipotizzano che a produrre il falso certificato sia stato qualcuno che lavora in farmacia o in ospedale, ma non si esclude che qualcuno abbia avuto accesso alle informazioni sulle chiavi private usate per firmare il Green pass.

Secondo alcune indagini preliminari il certificato sarebbe stato generato in Polonia. Tuttavia, alcune ipotesi fanno pensare che anche le certificazioni verdi d’Italia e Francia potrebbero essere compromesse.

Infatti, se le chiavi sono finite nelle mani di malintenzionati potremmo avere in circolazione molti certificati falsi. Questo comporterebbe un doppio lavoro agli enti certificatori che dovrebbero riemettere tutti i certificati già esistenti e verificati, costringendo così tutti gli utenti a riscaricare i certificati dalle app Immuni e IO.

Lascia un commento