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Matrimoni, il sorpasso storico di quello laico su quello religioso

I dati Istat: ci si sposa complessivamente di più ma le unioni laiche superano per la prima volta il matrimonio religioso

Quando cambia una società, si trasformano innanzitutto i suoi riti, quelli relativi ai momenti più critici e sensibili della crescita degli individui, momenti che segnano il passaggio alla vita adulta di una coppia, come il matrimonio. 

Il dato storico è quello del superamento in termini numerici del matrimonio civile a scapito di quello religioso. In Italia, soprattutto al nord e nelle grandi città ci si sposa più tardi e si preferisce farlo in modo laico. Un dato interessante pè quello relativo ai giovani sposi: sotto i  30 anni si è più legati al matrimonio celebrato in chiesa, a fronte di coloro che si sposano intorno ai 40 anni e tendono a sposarsi con cerimonia laica. 

Chi si sposa di più?

In aumento però il dato complessivo delle unioni totali,  nel 2018 infatti sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, 4500 in più circa rispetto allo scorso anno. 

Il dato è però anche portato in alto da coloro che, il diritto all'unione riconosciuta legamente lo ha ottenuto da poco, ossia le coppie omosessuali (e tra gli omosessuali si sposano più gli uomini delle donne).

Queste statistiche sono la cartina di tornasole di una nuova Italia, di  mutamenti sociali, culturali, civili e di costume che stanno investendo il nostro paese. L'istat ci fornisce anche delle analisi rispetto a questi elementi, la causa di questo sorpasso storico dei matrimoni civili e delle altre novità relative agli altari italiani, è la prolungata permanenza dei giovani in famiglia e il "degiovanimento" del paese, ovvero uno stivale sempre più anziano. Basti pensare che, sempre secondo l'Istat, in dieci anni la fascia di persone tra i 16 e 34 anni è calata di ben 12 milioni. 

 

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