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Lizzy, che prima di perdere la vista vuole vedere Roma e il Papa

Lizzy è una bambina dell’Ohio, ha 5 anni e nel giro di pochi anni è destinata a perdere la vista e l’udito

Una bella storia. E’ proprio il caso di usare questa semplice e, forse scontata, espressione per definire la vicenda di Lizzy Myers. Andiamo per ordine. Lizzy (Elizabeth) Myers è una bambina dell’Ohio, che cresce in una famiglia cattolica, insieme con la sorellina Kayla, il papà Steven e la mamma Christine (il papà è di origini irlandesi e la mamma di origini italiane). Oggi Lizzy ha cinque anni e Kayla tre. Un brutto giorno, una tragedia si abbatte su questa famiglia: a Lizzy viene diagnosticata una rara malattia su basi genetiche: la Sindrome di Usher di tipo B. Questa malattia ha, purtroppo, un inevitabile decorso di tipo degenerativo: nel giro di pochi anni Lizzy è destinata a perdere la vista e l’udito.

I genitori di Lizzy vengono invitati ad un talk show da una rete televisiva americana, ove raccontano questa triste vicenda che si è abbattuta su una famiglia, sino ad allora, felice. Descrivono come hanno dovuto farsi forza per loro e per la loro bambina, per poter registrare la loro vita di ogni giorno in vista dei tristi giorni in cui la malattia morderà con inesorabile crudeltà e sanno che questi giorni arriveranno, fra pochi anni…

Nel corso della trasmissione, manifestano il loro desiderio di far trascorrere a Lizzy ed alla sua sorellina una vita normale, finché sarà possibile. Vogliono che Lizzy possa vedere quante più cose belle del mondo sia possibile, così che, quando i suoi occhi non avranno più luce, almeno il ricordo possa esserle di conforto. Il loro sogno sarebbe quello di viaggiare e, soprattutto, di farle vedere Roma e, magari, il Papa, del quale hanno parlato alle loro bambine più volte, come di un grande Padre buono, espressione sulla terra del grande padre celeste …

Ma un problema li ferma: non hanno la possibilità economica di poter affrontare un costoso viaggio oltreoceano con tutte le spese di soggiorno per una famiglia. Sperano che qualcosa accada, per poter realizzare il loro sogno… E qualcosa accadrà, infatti. La notizia arriva alle orecchie del Direttore Generale della Turkish Airlines, che decide di offrire alla famiglia Myers un volo gratis per qualsiasi località del mondo, a loro piacimento. La scelta cade, ovviamente, su Roma, il sogno di ogni viaggiatore, il sogno di ogni cattolico.

La notizia viene riportata in tutto il mondo, da giornali e televisioni, un raro accadimento positivo fra tante notizie non felici. Ma un altro evento accade. Lo scorso agosto, un signore che gestisce una struttura turistica sull’Appia Antica, Maurizio D’Atri, si reca al bar vicino casa e dà una lettura veloce ad un quotidiano che sta appoggiato su un tavolino.

Lo sguardo gli cade sull’articolo che parla della vicenda e decide che sarebbe bello poter offrire a Lizzy ed alla sua famiglia, un soggiorno presso l’ “Appia Antica Resort”, questo è il nome della struttura. Si tratta di una Boutique Accomodation, con soli tre appartamenti, in un meraviglioso parco, disegnato da Giordano Marracini, l’architetto paesaggista de “La Grande Bellezza”; un’oasi di pace e tranquillità a due passi dal centro, dove la famiglia Myers potrà trovare la giusta tranquillità per il suo soggiorno romano. L’Appia Antica Resort è stato considerato da Booking.com come la migliore struttura al Mondo per Famiglie nel 2015; inoltre, è stato premiato da Trip Advisor, come il migliore hotel di Roma da due anni ed è attualmente, addirittura, l’hotel n. 1 in Italia.

Maurizio D’Atri si consulta con la sua famiglia, che immediatamente plaude all’iniziativa e si mette subito in moto: per il tramite del gentile interessamento dell’ambasciata americana a Roma, viene messo in contatto con la famiglia Myers, alla quale fa la proposta, che viene entusiasticamente accettata. La famiglia Myers arriverà a Roma alla fine di marzo, nei prossimi giorni.

A questo punto il pensiero è di rendere indimenticabile il loro soggiorno, ma come ? Sarebbe meraviglioso far realizzare il sogno di Lizzy di vedere il Santo Padre di persona, magari farle vedere i Fori Romani dal Palazzo Senatorio, come accade con i capi di stato, far loro passare queste vacanze romane su un’onda di affetto in cui i cittadini romani le si possano stringere intorno, per dimostrare il gran cuore di questa città, ma, come fare tutto ciò ?

Una sua amica giornalista, Sabina Castelfranco, raccoglie le sue idee e si adopera, senza indugio, per favorire questa bella iniziativa.

Maurizio viene messo in contatto con la UNITALSI, l’associazione che si occupa del trasporto dei disabili nei luoghi sacri: con grande disponibilità, questa organizzazione si attiva immediatamente, ottenendo la disponibilità per un incontro con il Papa, nel corso dell’Udienza Generale che avrà luogo mercoledì 30 marzo. Lizzy potrà vedere il Santo Padre e questo sogno diventerà realtà.

Ma non basta… A seguito di una normale richiesta, la Segreteria Generale del Comune di Roma ha confermato a Maurizio D’Atri che la famiglia Myers, il 1 aprile, potrà visitare il Palazzo del Campidoglio e vedere il Foro Romano dalla finestra dello studio del Sindaco di Roma: saranno accompagnati dal Commissario Prefettizio, Dott. Tronca. Una vera e propria visita da capi di stato, al di là di ogni possibile sogno.

Di fronte a queste esperienze uniche, tutto il resto potrebbe passare in secondo piano, ma non si può tacere della grande catena di solidarietà manifestata a Maurizio D’Atri da ristoratori, guide turistiche, autisti privati: tutti vogliono fare la loro parte, offrendo i loro servizi, per rendere indimenticabile il soggiorno romano di Lizzy e della sua famiglia… E’ meraviglioso vedere come si sia creato un effetto “ palla di neve ” nella nostra città, che dimostrerà agli americani che Roma, oltre ad essere la città più bella del mondo, anche in questa occasione si stia dimostrando come la Caput Mundi della solidarietà. Proprio una bella storia…

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