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L’Aifa vieta l’uso del vaccino AstraZeneca Covid-19 in tutta Italia

La decisione è stata presa “in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei”

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Vaccino AstraZeneca

L’Aifa ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 “su tutto il territorio nazionale”.

Tale decisione, spiega l’Agenzia, “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”. L’Aifa, “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi accaduti a seguito della vaccinazione”.

Infine, l’Agenzia del Farmaco “renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. 

L’inchiesta della Procura di Biella

La decisione dell’Ema è giunta poche ore dopo che la Procura della Repubblica di Biella aveva ordinato  il sequestro preventivo d’urgenza sull’intero territorio nazionale del lotto ABV5811 del vaccino AstraZeneca, a cui apparteneva la fiala somministrata al musicista Sandro Tognatti, morto la notte di sabato alcune ore dopo l’iniezione. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

“Si precisa – afferma la Procura in un comunicato – che abbiamo attuato il provvedimento cautelare in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta di stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di Tognatti, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti ‘gravi’, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato”.

“L’accertamento – aggiunge  il procuratore Teresa Angela Camelio  – della sussistenza di tale nesso eziologico richiede necessariamente l’espletamento di un’autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso; tali accertamenti, tuttavia, richiedono delle tempistiche che – seppur accelerate a fronte della gravità del fenomeno – non collimano con la campagna di vaccinazione, la quale è tutt’ora doverosamente in atto. 

Occorre quindi evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull’intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali), le quali vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso di Tognatti alla predetta somministrazione”.

Sospesa somministrazione anche in Germania e in Francia

La Germania ha sospeso temporaneamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19. Lo ha annunciato il ministero federale della Salute, spiegando di aver preso la misura “in via precauzionale”.

Il governo federale, ha spiegato un portavoce del ministero della Salute, ha agito seguendo una raccomandazione dell’Istituto federale per i vaccini Paul Ehrlich (Pei). Dopo nuove segnalazioni di casi di trombosi in persone che i sanitari avevano vaccinato in Germania e in Europa, l’Istituto ritiene necessarie ulteriori indagini.

La stessa decisione ha preso la Francia. “Per precauzione”, ha spiegato il presidente Emmanuel Macron in un punto stampa precisando di aver preso la decisione in attesa del parere dell’Ema, previsto per martedì. (Agi)

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