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L’Italia davanti alla tv: “Un Paese di tuttologi, tutti parlano di Coronavirus”

Ultimamente molti programmi televisivi non specializzati nel settore della medicina e i relativi conduttori si improvvisano esperti

L’Italia è da sempre un paese di tuttologi e anche per quel che riguarda la tv la situazione non cambia. Assistiamo continuamente a continui cambiamenti in corsa di argomentazioni trattate, da parte di moltissimi programmi, al punto di riconoscere difficilmente un programma comico da un programma politico o di informazione. Ultimamente molti programmi televisivi non specializzati nel settore della medicina e i relativi conduttori si improvvisano esperti e/o addetti, al punto di trattare argomenti delicatissimi come il coronavirus, come fossero luminari della sanità. Ci chiediamo perché si abbia tanta furia di rischiare figuracce con argomentazioni difficili da affrontare e da gestire, specie quando si fa comunicazione a determinati  livelli e con ascolti elevatissimi, correndo amche involontariamente il rischio di far passare dei messaggi non corretti, specie quando c’è di mezzo la salute, il bene più prezioso.

Concludiamo affermando che ci appare incomprensibile come Live non è la D’Urso, inizi il programma trattando un argomento serio e delicato come quello del Coronavirus con il Presidente del consiglio e lo specialista immunologo, per cambiare completamente registro e
passare immediatamente alla sfilata di moda tanto richiesta dalla conduttrice, quella della mamma di Luigi Favoloso ex fidanzato di Nina Moric. Sbagliavamo poi così tanto quando scrivevamo: “Ma chi conduce Live non è la D’Urso”?

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