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Foro Romano, riapre il Tempio di Romolo nel segno dei Dioscuri

Ospitate nel Tempio di Romolo le statue della Fonte Giuturna, tra le più antiche della città

Che il patrimonio storico-culturale della Città Eterna sia immenso è quasi una tautologia. Tuttavia la nostra amata Roma non smette mai di dimostrare al mondo la sua unicità ed il suo splendore. Da oggi fino al prossimo 20 settembre, infatti, il Tempio di Romolo ospiterà le sette statue dei due Dioscuri, Castore e Polluce, rinvenute nei pressi della vicina Fonte Giuturna.

La "Lacus Iuturnae", situata nel Foro Romano vicino al Tempio dei Dioscuri e alla Casa delle Vestali, è una delle più antiche e rinomate fonti capitoline, dedicata alla ninfa Giuturna e riportata alla luce solo dagli scavi del 1900.

La riapertura al pubblico del Tempio di Romolo rappresenta un evento fondamentale per la città di Roma: il monumento, modificato in età medievale e moderna da numerosi interventi impropri, è stato restaurato nel 2000 con l'eliminazione della volta in stile barocco e, con grande entusiasmo per cittadini romani e turisti, arricchisce ulteriormente una delle aree più importanti della storia mondiale.

L'allestimento delle sette statue, risalenti al II-I secolo avanti Cristo, è stato promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, dal Museo Nazionale Romano e dall'Area Archeologica di Roma, in collaborazione con Electa.

Nella mostra, curata da Patrizia Fortini in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte, oltre alle statue ricomposte di Castore e Polluce, ritrovate in pezzi nella stessa Fonte Giuturna, sono esposti anche una statua di Apollo ed il parapetto marmoreo del pozzo della Fonte Giuturna.

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