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FdI-AN contro i tagli agli stipendi dei dipendenti comunali

Attivisti e dirigenti di FDI in piazza questa mattina al Campidoglio in solidarietà con i 24.000 dipendenti a rischio

Stamattina Fratelli D' Italia-AN ha dato appuntamento agli attivisti del partito e ai dipendenti pubblici del Comune di Roma in piazza del Campidoglio per protestare contro i tagli disposti dalla giunta Marino agli stipendi dei dipendenti comunali.

L' oggetto del contendere è il taglio che il Comune avrebbe disposto sul salario accessorio di 24.000 mila dipendenti comunali, che rischiano di vedere decurtata la propria busta paga per una cifra che va da un minimo di 150 ad un massimo di 300 euro, su uno stipendio che è in media di 1200/1300. 

"Giù le mani dal salario accessorio" è il testo dello striscione che hanno esposto i militanti del partito a piazza del Campidoglio, guidati dai principali esponenti romani di FdI, Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, Fabio Rampelli, vicecapogruppo alla Camera, Andrea De Priamo, portavoce della costituente romana, Marco Scurria, eurodeputato Fdi e Federico Rocca, responsabile Enti locali.

"Siamo qui a contestare il sindaco Marino, che invece di tagliare gli sprechi taglia le buste paga di 24.000 dipendenti comunali." spiega Federico Mollicone, un dirigente romano di FdI. Un taglio che secondo Mollicone è stato fatto per giunta "in maniera arbitraria e con arroganza" dal sindaco di Roma, che ha favorito invece "i doppi incarichi e gli stipendi d' oro dei manager delle municipalizzate." 

Dello stesso avviso Andrea De Priamo, portavoce romano di FdI, concorde nell' affermare che Marino "invece di tagliare gli sprechi ha colpito la parte più debole dell' amministrazione comunale". 
La protesta di oggi quindi oltre ad essere una protesta di solidarietà nei confronti dei dipendenti capitolini, vuole denunciare più in generale anche la mala gestione di questa giunta comunale che, secondo De Priamo, è colpevole dell' aumento del degrado e del "racket delle occupazioni".

E' assurdo secondo Fabrizio Ghera, Consigliere Comunale di FdI, che il Comune non tuteli gli interessi dei propri dipendenti: Marino è come "Robin Hood al contrario: toglie ai poveri per dare ai ricchi, lasciando i soldi ai dirigenti, perché ad oggi non ci risulta nessuna penalizzazione, e intacca lo stipendio di chi prende 1.000 euro al mese e che da diversi anni che non ha adeguamenti contrattuali". Il Comune, ha concluso Ghera, "non si sta difendendo dal parere sconclusionato del Mef, quasi voglia usufruire di una scusa per agevolare le casse comunali e il bilancio, quindi vogliamo anche verificare quanto guadagnano i relatori di questi pareri, perchè deve esserci giustizia sociale: se vanno fatti dei tagli e' giusto farli prima ai quadri dirigenziali, perchè la questione del salario accessorio mette a rischio la vita di 25.000 persone".   
 

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