Prima pagina » Opinioni » Draghi si è dimesso, Conte vuole fatti e non parole. E’ scacco al re

Draghi si è dimesso, Conte vuole fatti e non parole. E’ scacco al re

Con il governo Draghi è cresciuta l’inflazione, lo spread, gli interessi sui mutui e il potere di acquisto dei salari è sceso fortemente

Mario Draghi con la mano sul viso

Mario Draghi

Draghi si è dimesso. È venuto meno il patto di fiducia esistente con il movimento 5 stelle, le richieste avanzate correttamente da Giuseppe Conte, sono state recepite solo a parole. Ma visto che il presidente dei 5 stelle, nell’interesse del popolo italiano pretende i fatti, pertanto sta interpretando la politica con la P maiuscola.

19 milioni di evasori, dice il Fisco

Con questo governo è cresciuta l’inflazione, lo spread gli interessi sui mutui, il potere di acquisto dei salari è sceso fortemente. L’inflazione a doppi numeri le categorie imprenditoriali protestano in maniera forte il loro disappunto i sindacati insoddisfatti la parte datoriale trattata malissimo, l’Agenzia delle Entrate racconta che in Italia vivono 19 milioni di evasori.

E non pochi italiani accolgono con soddisfazione le dimissioni del premier, che in maniera maldestra si è insinuato nell’agone politico, cercando di annullare il potere del Movimento 5 stelle avallando di fatto l’operazione Insieme per il futuro.

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio, che oggi rappresenta un’aggregazione politica, avrebbe dovuto lasciare il suo posto ad un esponente 5 stelle, in quanto la nuova formazione politica non ha sottoscritto alcun patto di governo.

Crisi di governo, ecco il possibile sostituto di Draghi

Conte non ha avuto paura di contrastare Draghi

Conte a testa alta non si è fatto intimorire dalla presunta capacità governativa del premier, che per anni ha gestito il suo potere con disponibilità finanziare infinite. Oggi che si trova a gestire un Paese con difficolta finanziarie e tanti problemi, le sue teorie filosofiche che non prevedono mai variabili, è fallita.

È poco comprensibile la posizione del centro destra che lo vuole ancora premier. Nonostante, con un senso della politica uguale a zero, questo governo sta minando la solidità della piccola e media impresa.

La piccola e media impresa che tradizionalmente sostiene il centro destra. Conte con queste sue decisioni ha certamente preso il posto di una sinistra statalista e di una destra incapace di scelte per una Politica veramente a servizio dei cittadini.

Mauro D’Ambrogio