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Coronavirus. Autocertificazione e scontrino spesa, unico modo per evitare multe

La Polizia locale capitolina conferma che farà la maggior parte dei controlli solo a emergenza finita. Al 24 marzo sono state controllate circa 2,5 mln di persone

Questa non è una fake news. Se venite fermati in strada per un controllo delle forze dell'ordine, mentre state andando a fare la spesa o in farmacia, ricordatevi poi di non buttare lo scontrino. Quel pezzetto di carta, potrebbe salvarvi da una multa salata o da conseguenze ben più gravi. Il messaggio del Viminale è chiaro: non si scherza con l'autocertificazione. Il documento che ogni cittadino firma sotto la sua responsabilità e mette in tasca prima di uscire di casa, ha un valore legale preciso e le forze dell'ordine possono eseguire delle verifiche approfondite anche nei giorni successivi.

Il dubbio su un controllo 'ex post', come confermano fonti della Polizia, non esiste nemmeno. I riscontri verranno fatti e con il massimo scrupolo. Se si è andati in farmacia, ad esempio, basterà mostrare al poliziotto la busta con le medicine acquistate con il relativo scontrino.

Se il controllo di Polizia avviene prima di essersi recati in farmacia, in quel caso, una volta fatti gli acquisti, sarà utile conservare lo scontrino insieme all'autocertificazione di quel giorno. In questo modo sarà possibile comprovare in maniera tangibile la motivazione dell'uscita di casa, anche in un secondo momento quando ci potrebbe essere chiesto di recarci in commissariato per dimostrare quanto scritto nell'autocertificazione.

Il consiglio di conservare lo scontrino, la ricevuta o la fattura, la ricetta medica, vale anche se si va a fare la spesa o per tutte quelle altre uscite consentite che prevedono l'acquisto di beni o servizi. I controlli riguardano anche gli spostamenti di lavoro, dove basterà una telefonata in fabbrica o al proprio responsabile. La notizia scioglie i dubbi sollevati da alcuni messaggi circolati su whatsapp negli ultimi giorni.

Una fake news a metà: una donna racconta disperata agli amici di essere stata fermata e avvisata da alcuni agenti, non solo dell'obbligo di consevazione dello scontrino ma anche della possibilità di essere controllati successivamente basandosi solo sulla targa della propria auto che, secondo la donna, verrebbe fotografata dalle forze dell'ordine all'insaputa dell'autista. Un falso.

Questo al momento non è previsto. Vero invece che occorre tenere da parte tutte le 'prove' dello spostamento dichiarato nell'autocertificazione. Un ulteriore conferma arriva dalla Polizia di Roma Capitale, che dall'inizio dell'emergenza ha già effettuato oltre 200mila controlli. La Polizia locale capitolina conferma che farà la maggior parte dei controlli solo a emergenza finita, incrociando i dati delle autocertificazioni raccolti con verifiche nelle aziende oppure chiedendo spiegazioni e prove ai cittadini.

La portata dei controlli appare enorme. Il capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha già annunciato l'adozione imminente di un nuovo modello di autocertifcazione per gli spostamenti, ha confermato che solo fino al 24 marzo sono state controllate circa due milioni e mezzo di persone e rilevati 110mila comportamenti non corretti sanzionati con l'articolo 650 del codice penale. La sanzione aggiornata dal governo e specifica per chi non ha rispettato la quarantena, obbligatoria o volontaria, fa riferimento all'articolo 260 delle leggi sanitarie e prevede l'arresto da 3 a 18 mesi e una sanzione amministrativa da 500 a 5.000 euro. (Ago/ Dire)

 

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