Bollo auto, fine dei privilegi: ora lo devono pagare tutti | Salvini firma la nuova legge: automobilisti sul piede di guerra

Bisogna pagare - romait.it
Scatta l’obbligo per chiunque. Se prima te la scansavi con la tua auto elettrica, adesso ti toccherà pagare
Immaginate un messaggio nella cassetta della posta o una notifica via app: il vostro veicolo è ora soggetto al pagamento del bollo auto, senza eccezioni. In molti stanno ricevendo questa comunicazione e la tensione è palpabile.
Si parla di un cambiamento radicale nelle regole: niente più “privilegi” per alcune auto, nessuna esenzione garantita. Una situazione che accende proteste tra automobilisti, possessori di auto elettriche e chi pensava di essere tutelato.
Le prime reazioni non si sono fatte attendere: gruppi sui social che criticano il provvedimento, mailing list in cui vengono scambiate segnalazioni e video che mostrano bollettini con cifre raddoppiate. Alcuni lamentano il fatto di non avere più sconti per la propria auto ibrida.
La paura che arrivi una multa salatissima senza preavviso colpisce in modo reale, in un contesto già segnato da costi dell’auto e spese legate alla mobilità che continuano a salire. Al momento non si sa bene quali siano i nuovi paletti, se ci sia stata comunicazione ufficiale o se si tratti di un’interpretazione frettolosa.
Perché odiare il bollo auto
Non tutti sanno come funziona il sistema del bollo auto in Italia. Si tratta di una tassa di proprietà del veicolo: ogni anno il proprietario deve versarne l’importo, che dipende dalla potenza, dalla regione di residenza, dall’alimentazione e dall’anzianità del mezzo. L’obbligo sorge al momento dell’immatricolazione e si rinnova ogni anno indipendentemente dal fatto che l’auto venga utilizzata o meno.
Il pagamento va effettuato entro il termine stabilito dalla legge regionale. Molti automobilisti l’hanno definita una tassa inutile, perché devono pagarla anche se l’auto resta ferma in garage, non circola e non genera traffico né inquinamento.
Le lamentele si accumulano: tra assicurazione, manutenzione e bollo, possedere un’auto in Italia si conferma un onere consistente. E ora lo spauracchio del pagamento obbligatorio per chiunque, senza esenzioni.

Chi deve pagare
Ma la vicenda che ha innescato questo allarme non riguarda una modifica generale della normativa in tutta Italia. Il problema riguarda principalmente le vetture sottoposte a fermo amministrativo. Come previsto e confermato dalla Corte costituzionale, l’obbligo del bollo auto non viene meno nei casi in cui un mezzo sia bloccato a causa di debiti e sottoposto a fermo dall’agente della riscossione. In altri termini, anche se l’auto non circola per il provvedimento di fermo fiscale, il proprietario deve comunque versare la tassa automobilistica regionale. Solo nei casi in cui il fermo sia disposto come sanzione amministrativa o giudiziaria può sussistere una possibile esenzione.
La notizia è riportata sul sito ufficiale del ministero dell’Economia e delle Finanze che sottolinea come “non è esclusa dall’obbligo di pagamento della tassa automobilistica la vettura sottoposta a fermo disposto dall’agente della riscossione”. Una precisazione che troppo spesso passa in secondo piano, mentre i titoli allarmistici parlano genericamente di nuovi limiti o abolizione di esenzioni.
