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20 coppie omosessuali in Campidoglio per celebrare la loro unione

Le 20 coppie saranno ricevute dal sindaco Marino. Si apre la discussione sul nazionale: la Manif Pour Tous si oppone

Manca meno di un mese al «Wedding Day». Il 21 maggio, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, si riuniranno oltre venti coppie, omosessuali e non, per “celebrare” la loro unione.
 
A riceverli ci sarà il sindaco Ignazio Marino, che l’anno scorso aveva presenziato ai festeggiamenti del ventennale del Gay Pride, e i promotori della delibera sulla istituzione del registro comunale delle unioni civili. Tra questi ultimi, Imma Battaglia (Sel), Virginia Raggi (M5S), Giulia Tempesta (PD) e Svetlana Celli (Lista Marino), a cui si aggiungeranno anche altri consiglieri comunali, come Gianluca Peciola (Sel), Fabrizio Panecaldo, Francesco D’Ausilio (PD).
 
“Sarà una grande festa di amore che servirà anche a dare una grande spinta politica per colmare al più presto il vuoto legislativo sul tema”, ha dichiarato Battaglia. L’iniziativa, programmata il giorno successivo alla presa di posizione in favore dei diritti degli omosessuali annunciata da Renzi con un tweet, punta ad acellerare sull’approvazione del ddl Cirinnà, in discussione al Senato, sulle unioni civili alla tedesca.
 
Il disegno, per la cui approvazione è necessaria una maggioranza trasversale, ha incassato il rifiuto del leader dell’Ncd, Angelino Alfano, sul tema della concessione della pensione di reversibilità alle coppie gay. Secondo Alfano “costerebbero circa 40 miliardi” e “non sono prioritarie”.
 
La ferma contrarietà al provvedimento arriva anche da La Manif pour Tous, secondo cui le unioni civili non sarebbero altro che un “Cavallo di Troia”, ordito  per smantellare il diritto di famiglia e aprire così anche in Italia al mercato dei figli, ridotti a beni di consumo.

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