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Venerdì nero 15 ottobre: manifestazioni e disagi previsti in tutta Italia

Dopo l’entrata in vigore del decreto legge per l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro, nella giornata di oggi, 15 ottobre, sono previsti disagi e manifestazioni in tutta Italia

No Green pass

No Green pass, intervista all'Avv. Barbara Cannata

Con l’entrata in vigore del decreto legge per l’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro, l’Italia si è scissa tra chi ha provveduto ad effettuare il tampone per ottenere la carta verde e chi, nonostante il rischio di perdere il lavoro, continua a rifiutare l’obbligo.

Corsa al Green pass

Soltanto nella giornata di giovedì 14 Ottobre sono stati registrati ben 563.186 green pass rilasciati in tutta Italia: una vera e propria corsa ad ottenere il “pass” utile e necessario per lavorare. Nonostante il numero elevato di certificazioni registrato e le alte percentuali di lavoratori già in possesso, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha provveduto a inviare una circolare a tutti i prefetti e i questori. Le disposizioni inviate prevedono di vietare tutte le manifestazioni non statiche e di controllare anche quelle consentite, tenendo in sicurezza i luoghi a rischio come le sedi istituzionali.

A Roma lo stato di allerta è alto. Già nei giorni precedenti al Viminale si era riunito il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dalla ministra Luciana Lamorgese. La paura più grande è quella che la giornata di oggi, 15 ottobre, si trasformi in un “black friday” non per gli sconti vantaggiosi, ma a causa dei possibili disordini previsti in tutto il paese. In particolare a Roma si teme il ripetersi dei tumulti causati dalle proteste No Vax e No Green Pass verificatesi sabato scorso in diversi punti centrali della Capitale. Per questo motivo, sono stati mobilitati oltre 1000 agenti delle forze dell’ordine al fine di garantire la sicurezza alla manifestazione No Green pass che si svolgerà al Circo Massimo

Manifestazioni No Green Pass in tutta Italia

Centro delle manifestazioni sarà il porto di Trieste, dove numerosi portuali hanno aderito alle manifestazioni contro l’obbligo di Green pass. Più del 40% su 950 lavoratori portuali triestini non possiede il Green Pass. L’obiettivo è quello di dimostrare l’importanza dei lavoratori e il disordine che si verrebbe a creare in loro assenza. Ad accendere la miccia è Stefano Puzzer, portavoce del Comitato dei lavoratori del porto (Clpt) di Trieste.

Nel comunicato firmato dai portuali di Trieste si invoglia la partecipazione di tutti i lavoratori e i cittadini contrari all’obbligo del Green Pass. Già nella giornata di ieri Puzzer aveva annunciato una manifestazione ad oltranza, con adesioni tra il 15 e il 20 ottobre, che avrebbe previsto un blocco davanti al varco 4 dello scalo a partire dalle ore 6. Una manifestazione dichiara illegittima dalla Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Oltre a Trieste, ad essere tenuti sotto contro sono i porti di Genova e Taranto, mentre per Ancora non sembra esserci il rischio di eventuali blocchi.

Al di là dei porti, fulcro centrale dell’economia e del commercio, ad essere coinvolti da possibili presidi, secondo il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, saranno «gli ingressi aziendali, gli aeroporti, i porti, i punti di snodo stradale, autostradale e ferroviari» in quanto punti strategici «finalizzati a creare disagi con possibile intralcio alla regolarità dei servizi e delle attività produttive».

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