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Roma, Tronca – Orlando: convenzione lavori pubblica utilità detenuti

Il Campidoglio ha firmato una convenzione quadro con il Ministero della Giustizia per sviluppo progetti lavoro pubblica utilità per reinserimento sociale dei detenuti

L’amministrazione capitolina e io siamo molto orgogliosi di aver sviluppato questa esperienza progettuale con il ministro Orlando. Un’esperienza che riteniamo validissima, un forte segnale a tutta la società. La convenzione traccia un percorso, è un contenitore aperto che va riempito di iniziative importanti, utili al detenuto ma anche alla città di Roma. È una convenzione di impianto che immagina un percorso per il reinserimento dei detenuti nella parte più viva della società romana, il decoro della città, la sua manutenzione, il lavoro, insomma le dinamiche più importanti”.

Lo ha detto il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, firmando la convenzione quadro con il ministero della Giustizia per lo sviluppo di progetti di lavoro di pubblica utilità per il reinserimento sociale dei detenuti. Per Tronca “il lavoro è fondamentale in quanto anche stimolo per una ricostruzione etica dell’uomo.

Il progetto si trasforma sia in un’opportunità lavorativa importante sia in un impegno che vede i detenuti calati nella quotidianità in un’opera che i romani aspettano, guardano e di cui hanno assolutamente bisogno in un contesto urbano che necessita di interventi di questo tipo.

Questo progetto significa anche un pieno recupero della legalità quotidiana, generale e diffusa per valorizzare al massimo l’esigenza di unire la legalità con la solidarietà, che è la formula più pagante sia per la società civile sia per coloro che hanno bisogno di sentirsene di nuovo parte e non sempre gli ultimi. E legalità non significa solo contrasto alla violazione delle regole, ma restituire alla società la qualità della vita a cui ha diritto, e questo progetto ci può aiutare moltissimo”.

In merito ai luoghi, il commissario ha spiegato che “abbiamo già qualche idea, si potrebbe cominciare con il decoro urbano e abbiamo già immaginato come aree di intervento il colle del Gianicolo, i giardini di via Garibaldi e Villa Sciarra, poi nella seconda fase, che sarà tarata, registrata, migliorata e perfezionata sulla base della prima, potremmo immaginare di intervenire sui giardini di piazza Vittorio e poi come terzo momento i giardini di Carlo Felice, San Giovanni e Santa Croce in Gerusalemme”.

Roma, ha concluso Tronca, “è la città con più alberi in Italia e con il maggior numero di aree verdi, che necessitano di una continua manutenzione per la restituzione di quel decoro che i romani ci chiedono. È un modo moderno di approcciare a questi problemi di manutenzione di una metropoli come Roma e di reinserimento degli stessi detenuti. Victor Hugo scriveva che ”colui che apre la porta di una scuola chiude una prigione”, noi parafrasando possiamo dire che chi apre una porta della società chiude la porta di una cella” .

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