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Roma Capitale, Enrico Mentana: “La Raggi da oggi sarà meno amata”

Enrico Mentana sulla “questione romana”: “Il Comune non sarà commissariato, ma il M5S sarà meno apprezzato”

Dai microfoni della trasmissione radiofonica "Te la do io Tokyo" il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, fa il punto sulla "questione romana" e sui probabili equilibri futuri interni al Movimento 5 Stelle dopo il caso Muraro:

"La Raggi non esce dall'incontro di ieri commissariata. Anzi. Ha tenuto duro su quasi tutto e infatti riesce a tenere la Muraro, nonostante sia indagata e nonostante tutti sapessero. La Raggi, dunque, non ne esce affatto indebolita. Forse da ieri però il Sindaco di Roma è un pò meno amata. Non credo ci sia stata disparità di trattamento da parte dei giornali rispetto alla questione-Sala. Rispetto a Sala, va detto che sapevamo fin dall'inizio che ci fosse stata una dichiarazione mendace. Ma i 5 stelle- la base- esistono anche lì".

Eppure a Milano non c'è tutto questo can can dell'opinione pubblica. Il Sindaco di Roma rende conto ai cittadini. Ma il candidato Sindaco ha anche un rapporto diretto con le forze politiche. Se fosse successo a Giachetti credo che Renzi sarebbe intervenuto. Ha fatto perfino una biciclettata con Marino, che ad occhio e croce non poteva vedere… credo avrebbe fatto volentieri quella poca strada per Giachetti. I poteri, piccoli grandi poteri, ci sono sempre. Sono i sindacati dei trasporti, sono le partecipate, sono tutti i portatori di interesse. Per esempio: è stata smantellata la società di recupero di carcerati che è stata implicata in Mafia Capitale. Mi chiedo: i dipendenti di quella società, che sono rimasti in mezzo e sospesi, che fine hanno fatto? Anche quelli sono poteri, portatori di interessi".

Sul Movimento, continua Mentana: "Parliamo di Di Maio da un anno e mezzo. Prima non sapevamo che esistesse. Parliamo di Di Battista perchè ha presa, è bello. Non parliamo di Fico ma sappiamo che ambisce ad un ruolo importante. Poi si porrà la questione femminile, ce ne sono tante. Il più popolare è Di Maio: il più completo sui dossier, il più adatto alla leadership perchè ha più controllo di sè, la faccia da pokerista. La variabile importante in questo caso però è il tempo. Non sappiamo quando ci saranno le politiche. Quando sarà capiremo chi sarà ''salito e chi sceso'' tra i 5 Stelle".

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