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Omnia vincit amor: a San Pietro senza paura del terrorismo

Due novelli sposi ci raccontano la loro idea di tradizione cristiana

Arriva da una piazza San Pietro assolata, blindata e quasi deserta il singolare appello a chi ha disertato la cerimonia di apertura del Giubileo per paura degli attentati terroristici. A lanciarlo è una giovane coppia di sposi novelli, vestiti proprio come il giorno delle nozze, sorridenti, innamorati. E senza paura.

Omnia vincit amor. Così scriveva nelle Bucoliche il poeta latino Publio Virgilio Marone, conosciuto più semplicemente come Virgilio, qualche secolo fa. E questa coppia, incontrata per caso a pochi passi dal colonnato del Bernini, sembra ricalcare in pieno quel motto. A chi vive nel terrore “diciamo che noi non abbiamo paura perché innanzitutto non abbiamo paura di sposarci”, spiegano senza mai perdere il sorriso. Al di là delle parole, forse, proprio quel sorriso è la cartolina più bella di una piazza che chiama a sé anche i più timorosi. “Crediamo nel Signore, nella provvidenza, nella famiglia e nel volerci bene e se domani non dovessimo esser più qui saremmo comunque felici”, aggiungono senza vacillare.

Gli sposi indossano gli abiti nuziali e raccontano di esser lì perché “entro 3 mesi dalla data del matrimonio gli sposi novelli possono chiedere al papa di partecipare all’udienza del mercoledì”. “E’ stato davvero emozionante, ci mancano le parole”, aggiunge lei. 

Nella casa di questi giovani, assicurano, non mancano neanche albero e presepe, “il presepe con i pupi in legno della tradizione napoletana”, raccontano. Fare o meno il presepe, querelle che ha recentemente investito l’opinione pubblica, per loro non è certo un dilemma. “Si tratta di una questione di fede”, dicono, e la fede o ce l’hai, oppure, no. Secondo la coppia, “la tradizione cristiana è un fatto di identità e se non è vissuta nell’arco di qualche generazione muore”.

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