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MassArt Watching Experience:l’arte incontra il centro commerciale

E’ partita il 29 marzo e durerà fino al 22 aprile

Il 29 marzo è partito il nuovo progetto artistico “MassArt – Watching Experience”, una rassegna culturale volta a conciliare il contatto tra arte e pubblico nata dalla collaborazione tra il Centro Commerciale Euroma2 e il Centro Culturale Elsa Morante.

L’inaugurazione, avvenuta presso i locali di Euroma2, è stata occasione di ritrovo tra i più appassionati non solo d’arte ma anche di letteratura e cinema, che hanno potuto assistere a performance di ogni genere: è stato infatti organizzato un reading poetico a cura del movimento “Poeti d’Azione”, e alle nove di sera la presentazione dei cortometraggi di Cristina Puccinelli, Andrea Scavone e Francesco Cinquemani, e uno spettacolo interattivo video/musicale dei Breaking Wood ha entusiasmato il pubblico.

Oltre trenta invece, gli artisti della scena nazionale ed internazionale che fino al 22 aprile esporranno le loro opere all’interno dei negozi del più grande Centro Commerciale di Roma. Tra questi: Enrico Manera, Franco Valente, Esteban Villalta Marzi, Giampiero Abate, Anonymous Art, Sabrina Barbagallo, Angelo Barile, Mauro Bellucci, Antonella Caraceni, Daniele Carnovale, Daniele Contavalli, Cunene, Gerlanda di Francia, Fernando di Nucci, Lucio Fabale, Silvia Faieta, Gabriele Giardina, Cleonice Gioia, Roberta Gulotta, Micaela Lattanzio, Saverio Magistri, Letizia Marabottini, Mauro Molle, Claudio Orlandi, Daria Palotti, Yuri Paolini, Paolo Pilotti, Guido Ricci, Valentina Zummo.

Come spiegato dal Direttore del Centro Commerciale Euroma2 Fabio Zanino, dall’ideatore Pier Luigi Manieri e dai curatori Mauro Tropeano e Raffaele Soligo, “l’intento è quello di ricreare e valorizzare l’antico senso comune di “Agorà” come luogo nel quale l’Arte incontra il pubblico”.

In base all’uso che ne abbiamo fatto fino ad oggi, immaginare un centro commerciale come centro culturale non sarà affatto facile! Ma in un’ottica diversa il Centro Commerciale potrebbe saltare ai nostri occhi come una piazza rimodernata, una piazza che lega la cultura al commercio, e che forse un giorno porterà la cultura ad essere il Centro del commercio.

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