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Entro gennaio 2015 le botticelle romane andranno a Villa Borghese

Oggi la riunione in Commissione Ambiente, ma la LAV Roma continua a chiederne l’abolizione

Dalla riunione della Commissione Ambiente di Roma Capitale insieme ai tecnici dei dipartimenti Ambiente e Benessere animali sono emerse novità importanti in tema di ‘botticelle’, lo storico trasporto capitolino a trazione animale. Durante la riunione, si è tenuta anche l’audizione dei rappresentanti della LAV, che sul tema ha anche proposta una petizione per l’abolizione, indirizzata al sindaco Marino.

Come si apprende, le nuove stalle di Villa Borghese, che attualmente sono posizionate a Testaccio, per accogliere tutti i cavalli delle botticelle romane saranno pronte a gennaio 2015. Inoltre, nascerà a figura del garante degli animali del Campidoglio e con una mozione di Commissione verrà richiesto lo spostamento esclusivamente nelle ville storiche del servizio, nel rispetto del programma elettorale del sindaco Ignazio Marino – appuntamento elettorale già disatteso quando, agli inizi del 2014, molti esponenti del centrosinistra capitolino hanno votato contro la proposta di abolizione delle botticelle.

Come fa sapere Fabio Bomarsi dell’assessorato all’Ambiente all’Agenzia DIRE,  in merito al trasferimento delle stalle a Villa Borghese “è in corso l'ultima fase procedurale: una parte è stata già sviluppata nella scorsa consiliatura, ci sono già gli stanziamenti e le nuove stalle saranno al massimo consegnate entro gennaio 2015”. Sono stati sistemati anche “gli ultimi aspetti tecnici, come le strade d'accesso che saranno rinforzate per l'accesso dei camion che porteranno il fieno e quant'altro per i cavalli, e sarà costruita anche una cosiddetta 'giostra' per consentire agli animali di muoversi anche quando piove o non sono comunque in servizio”.

Per chi non eserciterà più, “la soluzione potrebbe essere la conversione in licenza taxi et”. Anche la petizione della LAV, che ha raccolto oltre 15mila adesioni, chiedeva la totale abolizione delle botticelle tramite riconversione delle licenze in taxi, ncc o botticelle elettriche. Sul sito della LAV, inoltre, si legge come questo sia un servizio anacronisticoe che “non vi è alcuna necessità di mantenere un simile servizio a detrimento dei cavalli: oggi più che mai la maggiore sensibilità verso i diritti animali e il miglioramento della tecnologia offrono lo spunto per un radicale cambiamento. In passato erano state messe a punto delle auto-botticelle che avrebbero potuto sostituire definitivamente i cavalli, ma di questo progetto non vi è più alcuna traccia. Resta invece lo sfruttamento degli equini per trasportare i turisti, senza considerate le caratteristiche etologiche e la sofferenza degli animali".

Il trasferimento delle botticelle a Villa Borghese, quindi, potrebbe essere un primo passo verso la definitiva risoluzione di un problema che si fa di volta in volta più annoso. “Questo servizio non è più una cartolina turistica per la nostra città – fanno sapere ancora all’agenzia DIRE i rappresentanti della LAV presenti in Commissione – ma una zona grigia di evasione fiscale con la libera contrattazione in cui soprattutto i turisti russi, giapponesi e americani sono sottoposti a tariffe assolutamente inventate, danneggiando così l'immagine di Roma nel mondo”.

“Abbiamo sollecitato ai consiglieri di maggioranza quantomeno il rispetto del programma del sindaco – continuano – visto che a distanza di un anno e mezzo la Giunta non solo non ha attuato ma non ha nemmeno predisposto il trasferimento nelle ville storiche, anche se oggi abbiamo avuto la notizia che i lavori nelle stalle iniziati dalla precedente amministrazione e costati oltre 700mila euro, termineranno a gennaio. Nelle stalle ci sarà posto per tutti i circa 80 cavalli utilizzati dai 41 vetturini romani”.

Infine, gli animalisti sottolineano come “le botticelle costano care ai cittadini, perché oltre ai 700mila euro spesi per le stalle nel 2009 era stato avviato il progetto per la costruzione del prototipo della botticella elettrica, costato quasi 600mila euro e che ora sta marcendo negli stabilimenti Pomos di Cisterna di Latina”. 

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