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Bilancio. Celli: “Economie non bastano, Stop logica in extremis”

“Mi chiedo, sindaca, dove sia il cambiamento che avete più volte proclamato e promesso, e il dialogo di cui avete più volte criticato l’assenza quando eravate voi all’opposizione”

"Non basta tirare un sospiro di sollievo per i 24 milioni e mezzo di economie di fondi giubilari recuperati in corner. Roma non ha perso la disponibilità di queste risorse e per fortuna potranno essere utilizzate per realizzare opere ed interventi importanti. Ma questa attitudine al salvataggio ''in extremis'' va superata, viste le lacune finanziarie in cui versano le casse dell'amministrazione, attraverso una programmazione gestionale che superi l'abitudine di operare sulle emergenze.

Ci sono altri aspetti che mi lasciano perplessa, in merito a questa ennesima manovra di assestamento: uno è questa presenza, più unica che rara, di economie di spesa, capaci di liberare importi dell'ordine di 45 milioni e 7 dal totale dei fabbisogni di spesa delle strutture centrali". Lo ha detto il capogruppo della lista civica Roma Torna Roma, Svetlana Celli, intervenendo in Assemblea capitolina.

"Se le strutture centrali del Comune di Roma non utilizzano i fondi che vengono stanziati per le loro attività, restituendo alla Ragioneria generale quasi 46 milioni di euro, non vi è forse una grave mancanza di indirizzo politico? Che vi siano delle lacune, nell'attività decisoria dell'organo di governo, tali da inibire le potenzialità operative della macchine amministrativa? Forse se il diverso impiego di risorse fosse stato previsto qualche mese prima i Municipi avrebbero potuto utilizzare in modo più proficuo queste risorse.

Inoltre – ha proseguito Celli – uno dei temi più delicati e sensibili su cui oggi le Istituzioni lavorano, a tutti i livelli e su tutto il territorio nazionale, è quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche per i portatori di handicap. La Regione Lazio ha stanziato uno specifico contributo di circa 3,5 milioni per l'accessibilità. Invece, nella variazione si propone uno stralcio dei fondi pari a 1 milione di euro, tolti proprio alla progettazione di opere volte all'eliminazione delle barriere architettoniche.

Abbiamo già eliminato tutte le barriere architettoniche presenti tanto da poterci permettere di snobbare un milione di euro di coperture finanziarie?".

"Mi dispiace costatare che mentre i Peba (Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche) stanno trovando applicazione a macchia di leopardo nel nostro Paese, e che a Roma, durante l'amministrazione precedente, era stata deliberata l'approvazione delle ''Linee di indirizzo per la predisposizione e la realizzazione del Piano di Roma Capitale'', questa maggioranza la consideri invece una questione così di secondo piano da togliere i fondi appositamente stanziati– ha continuato la consigliera- Un ultimo punto voglio segnalare: il totale immobilismo burocratico dell'amministrazione di fronte alla possibilità di trovare delle risoluzioni in via bonaria che evitino il contenzioso.

Leggo nella variazione un accantonamento di 25 milioni di euro per la probabile soccombenza del Comune di Roma in un contenzioso con un'associazione sportiva sull'affidamento di un impianto sportivo: 25 milioni sono le risorse con cui il Comune di Roma potrebbe finanziare importanti interventi di riqualificazione, come, per esempio, la riqualificazione del piazzale Ovest della stazione Tiburtina e di cia Gregorio VII. È un peccato impiegare questi soldi per cause di natura legale che in molti casi possono essere risolte tramite il confronto, tra uffici, organo politico e concessionario.

Per trovare soluzioni in via bonaria, però, è indispensabile riuscire a comunicare con chi ha la responsabilità di prendere decisioni fondamentali per questa città". "È più di un mese che richiedo appuntamenti per portare all'attenzione di questa maggioranza delle tematiche già conosciute e già peraltro affrontate insieme nella scorsa consiliatura, ma sempre invano.

Mi chiedo, ancora una volta, sindaco – ha concluso Celli rivolgendosi alla sindaca Virginia Raggi, presente in Aula – dove sia il cambiamento che avete più volte proclamato e promesso, dove sia il dialogo di cui avete più volte criticato l'assenza quando eravate voi all'opposizione. Mi auguro che nel prossimo futuro ci sia maggiore ascolto nei riguardi dell'opposizione, ricordando che la tutela delle minoranze nelle istituzioni è un principio sacrosanto ed inviolabile".

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