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Roma. Atto unilaterale, capodanno teso tra Amministrazione e sindacati

Da gennaio l’atto unilaterale voluto dal vicesindaco Nieri potrebbe entrare in vigore se la trattativa non si riaprirà

Continua il braccio di ferro tra l’amministrazione capitolina e i sindacati sul tema del contratto unilaterale che a partire da gennaio 2015, se la trattativa non si riaprirà, potrebbe entrare in vigore, comportando un abbassamento degli stipendi dei circa 24mila dipendenti, in base alla rimodulazione dell’erogazione del salario accessorio, a seguito della relazione del MEF, richiesta dallo stesso Ignazio Marino. Una relazione che pure, vale la pena di ricordare, criticava molti altri aspetti della malagestione di Roma Capitale. Ma, in tutto questo, a fare le spese della riorganizzazione della macchina amministrativa, saranno in primis i dipendenti capitolini, il cui orario di lavoro sarà per giunta sottoposto a turnazioni. Un atto – ricordiamo – quello unilaterale sulla riorganizzazione della macchina amministrativa capitolina, varato dalla Giunta Marino la scorsa estate, a poche ore dall’approvazione del Bilancio, quando il vicesindaco Luigi Nieri, anche con delega al Personale, abbandonava il tavolo delle trattative con i sindacati.

“Si sta barattando la qualità con la quantità” – è la sentenza del segretario generale Cisl Fp Roma e Lazio Roberto Chierchia, secondo cui ne risentiranno tutti i settori dell’organizzazione di Roma Capitale, “a partire dalla scuola fino ad arrivare alla polizia municipale”. La scuola ad esempio – continua il segretario – “verrà impoverita di investimenti con tagli che ricadranno su personale e cittadini con pesanti incidenze sul precariato che in questi anni ha permesso di mantenere in piedi i servizi”.

Secondo quanto fa sapere il vicesindaco Nieri “ci sarà tempo per lavorare ancora insieme, a partire dal 2 gennaio, per quanto ci riguarda. Intanto l’amministrazione applicherà il nuovo contratto per garantire l’erogazione del salario accessorio ai dipendenti”.

Cgil e Cisl, quindi, tornano a chiedere con forza la riapertura del tavolo. “La Cisl Fp di Roma e Lazio non può che continuare a denunciare la miopia e l’incapacità gestionale di un’Amministrazione che sta facendo dell’atto unilaterale la metodologia di condotta della trattativa sul salario accessorio del personale capitolino” – aggiunge Chierchia, che denuncia come “l’atto unilaterale perpetrato da Roma Capitale di fatto taglia risorse economiche alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune accollando loro le ruberie e gli sprechi di anni di mala-amministrazione con pesanti ricadute anche sui cittadini anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che stanno infangando la Capitale nel mondo”.

Da parte sua anche Natale di Cola, Segretario Generale Fp Cgil Roma Lazio sostiene che “le soluzioni per evitare il conflitto ci sono, non sappiamo però se questa Giunta avrà il coraggio e la volontà politica di farlo. Lo ripetiamo, l’amministrazione è ancora in tempo per riprendere il dialogo e trovare soluzioni ai problemi irrisolti”. Torni al tavolo, è questo l’invito.

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