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Allevamento lager a Marcellina. Una storia che fa riflettere…

“Ci sono due cose che mi hanno sempre sorpreso: l’intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini”…

 

Voglio raccontarvi un’esperienza molto formativa, vissuta durante il periodo della scuola elementare, quando, con alcuni amici, partecipai ad un corso di formazione patrocinato dall’Ente Nazionale Protezione Animali. I responsabili dell’iniziativa, al temine del programma stabilito, ci dotarono di una tessera, che faceva di noi veri e propri agenti, pronti a segnalare ogni possibile episodio legato al maltrattamento o all’abbandono di animali. Sensibilizzare è opportuno e doveroso ed è una base fondamentale sulla quale costruire l’edificio dei valori essenziali della società.

Partendo da questo presupposto, quanto è accaduto a Marcellina, un comune della provincia di Roma, è davvero agghiacciante. Un 56enne, ivi residente, è stato denunciato per aver allestito presso la sua abitazione, un autentico allevamento lager per cani, pappagalli e cinghiali. Gli agenti del Commissariato di Tivoli, intervenuti unitamente alle Guardie Zoofile, hanno appurato che l’uomo, custodiva (per modo di dire), 48 cani, 3 pappagalli “Ara” e 3 cinghiali, tutti rinchiusi in anguste gabbie. La polizia, dopo aver richiesto l’intervento del medico veterinario, ha posto sotto sequestro penale gli animali, che già in queste ore usufruiscono della tutela del Corpo Forestale dello Stato. Il 56enne, dal canto suo, è stato denunciato in stato di libertà. Come utile spunto di riflessione, infine,  desidero condividere un pensiero di Flora Tristan, una scrittrice francese, scomparsa a Bordeaux nel 1844: “Ci sono due cose che mi hanno sempre sorpreso: l’intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini”.

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